(unknown charset) Re: moto vero o apparente

From: (unknown charset) Elio Fabri <mc8827_at_mclink.it>
Date: 2000/08/03

Questo thread dura da parecchio tempo, e avete scritto un sacco di
cose...
Percio' non ritengo ne' utile ne' possibile intervenire su tutto, e mi
limito a un solo punto sul quale avete sorvolato, probabilmente per
mancanza d'informazioni. Ossia la domanda: a parte gli argomenti
dinamici, che Copernico non poteva conoscere, ma limitandosi a cio' che
si sapeva ai suoi tempi, si puo' dire che il sistema copernicano e'
superiore a quello tolemaico?"
Ed e' bene aver presente che non e' per noi facile ragionare su come
potessero valutare la risposta i filosofi (naturali) del '500-600, dati
i secoli trascorsi.
Inoltre la questione e' parecchio complessa, anche nella semplice
descrizione dei fatti; per cui debbo limitarmi ad alcune asserzioni che
non potro' sempre giustificare.

Cominciamo col dire che per Copernico la distinzione era fisica, non
convenzionale o ipotetica. La famosa prefazione al "De Revolutionibus"
fu apposta da Osiander all'insaputa di C., che pote' solo toccare la
prima copia stampata del libro quando era gia' in punto di morte.

Ma vediamo alcuni dati di fatto che il sistema copernicano spiega meglio
(in modo piu' semplice, con meno ipotesi ad hoc).
1. I pianeti esterni hanno il massimo di luminosita' quando sono in
"opposizione", ossia in direzione opposta al Sole se visti dalla Terra.
Questo nel sistema tolemaico non ha alcuna ragione: le variazioni di
distanza si spiegano con eccentrici ed epicicli, ma che c'entra il Sole?
Invece nel sistema copernicano una semplice figura mostra che la minima
distanza si ha proprio all'opposizione.
2. L'opposizione capita sempre a meta' del moto retrogrado.
Di nuovo, il moto retrogrado si spiega con un epiciclo; ma che il centro
del moto retrogrado si debba presentare col pianeta opposto al Sole, non
si spiega.
Invece nel sistema copernicano la cosa e' ovvia, anche se non posso
mostrarla senza figure...
3. Nel sistema tolemaico, nella sua forma piu' semplice, ogni pianeta si
muove su un eccentrico. Per i tre pianeti esterni (Marte, Giove,
Saturno) un giro dell'eccentrico prende giusto un anno. Per i pianeti
interni invece dura un anno il moto dell'eccentrico lungo il deferente.
Non si vede alcuna ragione per questo: un anno e' il periodo del moto
del Sole.
Nel sistema copernicano tutti gli eccentrici e deferenti sono soppressi
e sostituiti dall'apparenza dovuta al moto della Terra attorno al Sole,
che si svolge appunto in un anno. Dunque tutto torna in un colpo solo.
4. La distinzione fra pianeti interni ed esterni e' solo un dato di
fatto nel sistema tolemaico: bisogna dire che ci sono tre pianeti che
riescono a raggiungere l'opposizione, e due che invece non si scostano
mai molto dal Sole, ma non si sa perche'.
Nel sistema copernicano la differenza e' semplicissima: i pianeti
esterni sono piu' lontani dal Sole della Terra, quelli interni sono piu'
vicini.

E ora alcune previsioni che il sistema copernicano consente, mentre in
quello tolemaico sono impossibili.
1. Copernico e' in grado di calcolare tutti i rapporti delle orbite (non
i valori assoluti. Quelle dimensioni non erano note allora, ma furono la
base delle leggi di Keplero, e sono state poi verificate.
2. C. prevede che i pianeti interni (Mercurio, Venere) debbono
presentare delle "fasi", ossia il loro disco deve apparire solo
parizalmente illuminato, in modo variabile, come la Luna.
E' ben noto che questa e' una delle prime scoperte di Galileo: "Cynthyae
figuras aemulatur mater amorum".

Riassumendo: il sistema copernicano e' piu' semplice (spiega piu' fatti,
apparentemente sconnessi, con meno ipotesi) e ha maggior potere
predittivo. In questo senso e' piu' "vero", nel solo significato (non
assoluto) che puo' dare un fisico a questa parola.
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Elio Fabri
Dip. di Fisica
Universita' di Pisa
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Received on Thu Aug 03 2000 - 00:00:00 CEST

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