(wrong string) � il tempo
"Mauro" <tmauro_at_iol.it> ha scritto nel messaggio
news:Dvjh5.46324$wS2.409114_at_news.infostrada.it...
>
> Salve
> leggendo i post di questo gruppo mi ha colpito in modo particolare la
> discussione sul paradosso dei gemelli.
Ciao, premetto che non sono un esperto di fisica, ma penso di poterti essere
un poco utile.
Il paradosso dei gemelli rappresenta una delle estremizzazioni della
relativit�, per cui interessa molte persone.
> Confesso che non ho capito niente un po' per la completa ignoranza in
> materia un po' perch� le risposte alle volte sembrano pi� una rivalsa tra
> voi esperti che un aiuto ai profani.
Beh, � chiaro che, da quanto detto prima, l'argomento sia molto dibattuto.
Questo � un ng in cui si parla di fisica e alle discussioni intervengono,
per fortuna, anche persone che la fisica l'hanno studiata e/o la studiano.
( e lo dico senza nessuna intenzione polemica)
Siccome la teoria della relativit� di E. ha ufficialmente aperto la strada
alla fantascienza,
risulta chiaro che quando gli esperti rispondono, lo fanno per riportare
la discussione negli ambiti scientifici consoni a questo ng.
Considerando poi che la scienza non � un'opera compiuta, ci sono punti di
vista diversi anche tra gli edotti.
Tali edotti, quando discutono tra loro, inevitabilmente finiscono per
parlare un linguaggio che
diventa per noi profani, *troppo tecnico*.
Questo succede in tutti i campi, pensa solo al fatto che normalmente vengono
discusse anche le leggi fatte dall'uomo e che ci vogliono dei tecnici anche
l� (gli avvocati) per interpretarle; e i diversi punti di vista sono oggetto
di vivaci dibattimenti che richiedono un giudice per metter fine alla
disputa.
Figurati quindi la difficolt� d'interpretare la natura, le sue supposte
leggi.
Non vedo come si possa ovviare a questo ermetismo. I fisici che
intervengono, lo fanno per amore della verit�, non per lucro, per cui le
persone che come me e te sono solo degli appassionati o semplicemente dei
curiosi ( la curiosit� � una caratteristica dell'intelligenza) dovrebbero
esser loro grati per lo spirito che tali (e alcuni lo sono veramente)
*espertissimi* dimostrano.
> Cos� volevo porre alcune domande magari banali ma che mi potranno chiarire
> alcuni concetti base.
>
> 1) Se un oggetto dista dalla terra 5 anniluce e io viaggiassi alla
velocit�
> della luce impiegherei 5 anni ad arrivarci ?
> Da quel che avete detto credo di no: ma perch�?
Perch� (cmq lo avrai gi� letto su questo ng.) quando si raggiunge quella
velocit� il tempo si dilata cos� tanto che si ferma e/o lo spazio si contrae
cos� tanto che si annulla (o succede una sola cosa delle due)
ma il risultato dovrebbe essere lo stesso.
Se poi le cose stiano veramente in questo modo, non lo possiamo sapere con
certezza assoluta, si pu� solo dedurre in maniera indiretta dalle
osservazioni degli esperimenti fatti con gli strumenti attualmente a nostra
disposizione.
Quindi in mancanza di esperimenti pratici che (sempre momentaneamente)
confrmino le tesi di una teoria innalzandole al ruolo di leggi, la teoria
rimane tale e per questo oggetto di discussione.
> Ma allora quanto tempo ci impiegherei?
pare zero
> E poi il mio invecchiare sar� sempre uguale ?
Si per te non cambia nulla, ma se ci hai messo tempo zero, sei invecchiato
di 0 anni, 0 min.e 0 sec. del tuo personalissimo orologio biologico e
meccanico/digitale che porti al polso.
> Voglio dire per me non dovrebbe cambiare niente sempre 50 anni io campo
Si, tu camperesti sempre l'equivalente del tempo terrestre della vita media
di un uomo che vive sulla terra. Quantificato cmq in un p� di pi� di 50 anni
via!... ( mi fai preoccupare, ho gi� 48 anni :-)) )
> e allora perch� quando i gemelli si incontrano uno � pi� vecchio e
l'altro �
> pi� giovane?
Perch� tu che stai *a cavallo del fotone* che viaggia impieghi 0 attimi del
tuo tempo, mentre per le persone che rimangono nel sistema di riferimento
dal quale sei partito (es.: la terra) impieghi 5 anni del loro tempo
in quanto il loro tempo non si � dilatato, � rimasto costante per via della
loro velocit� costante ovvero non hanno subito l'accelerazione che hai
subito tu per arrivare alla velocit� della luce.
Immagina che quando sei arrivato a 5 anni luce lontano dalla terra tu possa
invertire il verso della marcia (potresti per� decidere di fare il giro
completo dell'universo, ci metteresti lo stesso tempo, ma per la terra e i
suoi abitanti passerebbe un tempo cos� lungo che sicuramente
comprometterebbe la nomenclatura stessa di quel luogo cos� come tu la
ricordavi) tornando al punto di partenza (la terra).
Lo faresti come detto prima in un tuo personalissimo tempo zero, mentre per
le persone rimaste a terra passerebbero altri 5 anni del loro tempo.
Quindi una volta tornato sulla terra troversti tutte le persone e tutte le
cose invecchiate di 10 anni rispetto a te.
Questo succede perch�, per rispondere all'oggetto del post, pare che il
tempo sia qualcosa che � intimamente legato alla velocit� personale e che
varia al variare della velocit� (accelerazione) che un corpo subisce
spostandosi (a piedi, in bicicletta, in astronave o a cavallo di un fotone)
rispetto al riferimento inerziale (spazio) di cui quella velocit� �
caratteristica.
E' ovvio allora che, tornando ai gemelli dell'esempio, il tempo era diverso
anche quando erano insieme sulla terra, solo che, in quel caso, la
differenza era cos� infinitesimale che non si poteva apprezzare ad occhio.
La grande accelerazione di velocit� subita da uno dei due, ha solo
evidenziato meglio quello gi� succedeva prima e che continuamente succede
anche adesso a noi e a tutte le cose che esistono.
Spero di esserti stato d'aiuto.
> Grazie per la vostra pazienza
> Mauro
Prego, cmq la mia risposta (ammesso che sia valida e quindi utile, e se cos�
non fosse, sarebbe solo per un limite mio di comprensione degli altrui
ragionamenti),
la devi alle virt� di quegli addetti ai lavori che a volte diventano
incomprensibili per la nostra ignoranza (non ti offendere per carit�!) in
materia, ma che dimostrano invece quasi sempre molta pazienza con noi
profani che a tempo perso ci dilettiamo di fisica, incuriositi dai suoi
apparenti *paradossi*.
E tutto questo lo fanno gratis, che per noi non � poco.
Cordialmente
G.Pacifici.
(il difensore, non richiesto, dei *fisici ermetici* :-))))
Received on Fri Aug 04 2000 - 00:00:00 CEST
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