Re: Le bugie della scienza
francesco25 ha scritto nel messaggio <8ln2dn$ine$1_at_pegasus.tiscalinet.it>...
|
|
|Angelo Dinelli <angelodinelli_at_interfree.it> wrote in message
|[...]
|> Io posso solo dirti che era stato fatto un esperimento
|> da Michelson per misurare la diversa velocit� della luce
|> attraverso quell'etere che, fino ad allora, era sempre
|> stato ammesso quasi da tutti gli scienziati.
|> La velocit� nelle varie direzioni risulto' essere
|> sempre la stessa, e anche dopo aver perfezionato
|> l'esperimento, la velocit� rimase sempre la stessa.
|> Questo era in contraddizione col principio di relativit�
|> galileiano, con la somma vettoriale delle velocit�.
|> Un impasse bello e buono, dal quale non si usciva.
|> Einstein "risolse" il problema suggerendo
|> che tutto ci� "si spiegava" molto semplicemente
|> assumendo che il tempo rallenti
|> e che i regoli di contraggano nel senso del movimento della luce.
|Errore.
Non vedo proprio cosa ho detto di sbagliato.
Ho riportato quello che si trova nei libri e nelle enciclopedie.
|Einstein risolse il problema affermando che l'etere non esiste e che
|le onde elettromagntiche possono anche trasmettersi nel vuoto. Il che
|sembrava un'eresia.
Sembra tuttora un'eresia.
Tu mi devi spiegare come un'onda si possa propagare nel vuoto.
Un'onda, di qualunque tipo (sonora, marina, eccetera) � sempre
passaggio di energia cinetica fra le piccole parti che costituiscono
un mezzo. Il movimento di A si trasferisce a B, da questo a C, eccetera.
Le parti A B C ... fanno piccolissimi spostamenti, ma nel totale
abbia, ad esempio, un onda sonora che si muove nell'aria in modo
molto molto veloce. Quello che � passato da una parte all'altra
� solo l'energia cinetica, ma le parti dell'aria sono rimaste
pi� o meno al loro posto. Questo doveva essere lo scopo dell'etere,
e senza particelle d'etere non si vede proprio come possa parlarsi
di ONDA, onda di che cosa?
Onda � un concetto ben preciso, che richiede un mezzo,
piccoli movimenti delle sue parti, grande movimento finale
dell'energia cinetica. Se togli il mezzo togli la possibilit� dell'onda.
Dunque un'onda nel vuoto � un'eresia a tutt'oggi, a ben vedere.
|Il fatto che il tempo rallenti e il regolo si contrae � una conseguenza
|matematica della teoria della relativit� ristretta (la quale fu costruita da
|Einstein partendo dalla costanza della velocit� della luce).
L'esperimento di Michelson voleva appunto provare l'esistenza dell'etere,
che fino ad allora nessuno si era mai sognato di negare.
Se la luce � ondulatoria (Hiygens) bisogna ammettere un mezzo,
anche se questo non si vede e non fa resistenza ai corpi macroscopici.
L'altra possibilit� era la teoria corpuscolare della luce, sostenuta
da Newton, che per� ben presto apparve sconfitta, e che si � di nuovo
riaffacciata solo dopo l'esperimento del corpo nero.
La teoria ondulatoria, comunque, aveva bisogno di un MEZZO ELASTICO,
che propagasse un onda luminosa.
Michelson lo cercava questo mezzo, e ci rimase male quando si
accorse che la luce si muoveva con la stessa velocit�
pur muovendosi lungo due traiettorie ortogonali.
Per� l'esperimento di Michelson DICEVA SOLO QUESTO:
un raggio di luce, diviso in due parti (eccetera eccetera)
e diviso quindi in due raggi di luce... questi non creano
interferenze una volta che arrivano su una lente finale.
Ci� dimostra che la luce ha avuta la stessa velocit� nei sue sensi.
Di pi� cosa dimostra? che non esiste l'etere? ma dai....
Dimostra solo, casomai, che l'etere non interferisce con
l'onda luminosa, e cio� che la luce, in qualunque direzione
si propaghi nell'etere, non risente dell'etere, e non viene
accelerata o rallentata.
Non dimostra che l'etere NON ESISTE.
Dimostra, al limite, che l'etere si muove assieme alla terra.
Se infatti fai un'esperimento con dei suoni, sparandoli
in direzioni ortogonali, non avrai neppure in questo caso
effetto Doppler, perch� l'aria si muove con la terra.
L'esperimento di Michelson dunque, dimostra al limite
che l'etere nel quale � immersa la terra (sulla quale
� stato fatto l'esperimento) si muove assieme alla terra.
Ecco perch� non c'� interferenza.
Non c'era dunque bisogno della teoria della relativit�,
con l'assurda conclusione che la velocit� della luce
� la stessa rispetto a tutti i sistemi di riferimento,
qualunque sia il loro stato di moto. Anche perch�
il sistema di riferimento di Michelson e Morley
� unico. Non � che si � fatto la prova, che ne so,
su un altro pianeta, o in un'altra galassia.
E' chiaro che, una volta postulato c come invariante,
bisogna per forza negare la relativit� galileiana (classica)
e cio� la composizione vettoriale dei movimenti, e
per far questo OCCORRE PER FORZA agire sul tempo,
cosa che nessuno si era mai sognato di fare.
Ed ecco tutti i paradossi conseguenti,
il pi� famoso del quale � quello dei gemelli.
|Quindi per
|capirne il significato occorre studiarsi quelle formule.
Non c'� bisogno di studiare le formule
per capire cosa vuol dire che gli orologi rallentano.
Qui si parla di cose che anche un non-laureato in fisica
pu� capire.
------
Ciao Francesco, e ovviamente si fa solo per "discutere".
Delle cose certe si discute raramente.
E' delle cose problematiche che si discute, in genere.
Angelo Dinelli
Received on Fri Jul 28 2000 - 00:00:00 CEST
This archive was generated by hypermail 2.3.0
: Sun Nov 24 2024 - 05:10:44 CET