Re: Apollo 13 e perdita di calore

From: G.Pacifici <valpac_at_libero.it>
Date: 2000/07/24

"Remo Ponti (Mr. Wolf)" <rponti_at_geocities.com> ha scritto nel messaggio
news:019e01bfd48c$8185c200$fc05050a_at_ccm.spimi.net...

[.....]

> 2) nelle missioni normali per non fare gelare un lato dell'astronave e
fare
> cuocere l'altro e quindi per mantenere la temperatura alta ma ben
> sopportabile venne inventato il cosiddetto "barbecue mode": azionando i
> piccoli motori di assetto del modulo di comando e servizio si regolava la
> rotazione dell'astronave nei confronti del sole in modo da "rosolare" per
> bene tutti i lati, l'Apollo 13 non pote' utilizzare questo sistema a causa
> dei gravi danni che subi' il modulo di servizio.

Quindi la navicella si raffreddava oltre che per irraggiamento anche per
contatto visto che una parte di essa rimaneva sempre in ombra.

Le differenze di temperatura in assenza di acqua, che � il termoregolatore
per eccellenza (nell'atmosfera ce n'� una gran quantit� sotto forma di
vapore acqueo), diventano enormi.

Il calore scambiato per contatto dovrebbe essere maggiore di quello che si
scambia per irraggiamento
( Hmmmm non ne sono sicurissimo, a intuito per� dovrebbe essere cos�.)

Inoltre, e non ultimo in ordine d'importanza, la capsula spaziale � dotata
di una schermatura al calore per non cuocere gli astronauti durante la fase
di rientro nell'atmosfera, fase in cui si sviluppa per attrito una grande
quantit� di calore.



Ciao, Gianfranco
Received on Mon Jul 24 2000 - 00:00:00 CEST

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