Menegatti Vittore wrote:
> Allora questa storia di "telepatia fra particelle" � una truffa!
> E' come pensavo.
> Non � che appena si identifica una particella l'altra assuma nel medesimo
> istante valore complementare.
> E' semplicemente che nel momento in cui conosciamo il valore di una
> l' altra deve essere complementare per forza.
> Come dire se insieme fanno 3 e una vale 1 che valore avr� l'altra?
> Ciao
> Giorgio
Ciao, no non e' nemmeno cosi'.
Quello che dici tu varrebbe classicamente: se ho due particelle
e il loro momento angolare e' zero, allora e' chiaro che se una
ha momento angolare lungo un asse L l'altra avra' momento
angolare -L lungo lo stesso asse.
Quindi se io misuro in una particella L *sono sicuro* che
l'altra ha momento -L. Bene, pero' in questo caso i due momenti
L e -L eistevano gia' *prima * che li misurassi.
In MQ e' diverso.
Prendi una coppia di particelle preparate in modo da avere
a spin totale nullo. Questo significa, nella versione
ufficiale della MQ, che lo spin delle singole due
particelle lungo un asse arbitrario e' "non definito"
ed e' definito dalla misura stessa, ovvero:
il risultato della misura di spin di una particella lungo un asse
e' arbitrario e differisce considerando sistemi preparati nello stesso
modo.
Tuttavia la somma dei due risultati finali deve essere zero.
In tal caso anche se le particelle sono "molto distanti" in modo tale
che non puo' esserci trasmissione di informazione in tempo utile tra
le due misure, quando gli spin sono misurati
separatamente, la loro somma risulta essere uguale a zero, anche
se lo spin viene fissato solo "dalle misure stesse" e le due
particelle non possono comunicarsi quale spin hanno "scelto".
Nell'interpretazione "moderna" possiamo dire che
Einstein, Podolski e Rosen (EPR), pensavano che in realta'
quanto sopra significasse solo che lo spin delle due particelle
fosse in realta' gia' fissato prima delle misure, esattamente
come in meccanica classica e che la descrizione della
MQ che afferma il contrario fosse quindi incompleta.
Il fatto e' che Bell riusci' a provare che se il valore dello
spin delle singole particelle e' gia' fissato prima delle
due misure, allora, considerando un gran numero di misure
su tanti sistemi di due particelle, i risultati devono soddisfare
certe disuguaglianze dette oggi "disuguaglianze di Bell".
Sono stati compiuti piu' di 20 esperimenti
che provano sperimentalemente che le disuguaglianze
di Bell sono violate. Quindi, essenzialmente:
1) la descrizione del fenomeno della MQ e' corretta
quando afferma che i valori dello spin NON sono
fissati se non dalle misure,
2) la correlazione tra i due risultati delle misure
degli spin delle due particelle e' *non locale*, cioe',
sussiste anche se non c'e' possibilita' di scambio
di informazione tra le due particelle. (Esse non
possono dirsi che valore dello spin hanno "scelto"
nelle misure di esso, perche' cio' violerebbe la
relativita' speciale.)
Spero che sia chiaro, ciao, Valter
Received on Wed Jul 26 2000 - 00:00:00 CEST
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