Lorenzo ha scritto:
> ...
> Prima di tutto perche' non posso dire che m(fotone)=h*u/c^2 ? (da E=h*u e
> E=m*c^2). (la risposta dev'essere banale ma mi sfugge)
Perche' la seconda non va. La questione viene periodicamente discussa
nel NG,
per cui non aggiungo altro. Segui le discussioni, e vedrai.
> In secondo luogo c viene indicata come una velocita' assoluta non
> superabile....eppure da un'elaborazione al PC non mi risulta....mi risulta
> che dipenda dal campo gravitazionale.
Questa mi ha fatto ridere... Non te la prendere, ma e' solo segno di una
certa
ingenuita' da parte tua. L'elaborazione a computer ti da' quello che ci
metti
dentro (lo conosci il detto "garbage in, garbage out"? :-)) ). Percio'
concentriamoci su quello che ci hai messo tu.
> Vi spiego come ho operato: sono partito dal fatto che l'eclisse a cui
> assistette Einstein, dimostro' (ovvero gli diede conferma dei calcoli) che
> la luce si inflette in presenza di un forte campo gravitazionale, infatti
> una stella occultata dal sole divenne visibile prima di quello previsto
> dalla rotazione degli astri.
Beh le cose non stanno proprio cosi'. Non mi risulta che E. abbia mai
assistio
a un'eclisse, e quello che si vede non e' quello che dici tu. Ma e'
secondario
per il resto del discorso, quindi andiamo avanti.
> Ho trattato il problema al contrario utilizzando un modello corpuscolare: un
> fotone che parte dalla Terra e arriva tangente al Sole. Possiamo supporre
> che il fotone curva perche' subisce un'accelerazione centripeta
> (indipendente dalla massa del fotone ma esclusivamente dalla massa del sole
> e dalla velocita' istantanea del fotone) e quindi il modulo della velocita'
> aumenta in prossimita' del sole per poi diminuire nuovamente quando si
> allontana. In pratica ho semplicemente applicato il principio di Newton ad
> un proiettile sparato a 299.800km/s
Chiarissimo. Apprezzo l'impegno e il lavoro che hai fatto, e non vorrei
deluderti; ma ... hai scoperto l'ombrello!
> Ora vi dico i risultati elaborati da questo modello corpuscolare: nel caso
> dell'eclisse di Einstein la flessione causata dal sole del raggio
> proveniente dalla stella e' di 0,14'' di arco e c in prossimita' del sole
> =c0 (indico con c0 la velocita' della luce fuori campo grav.).
Non ho capito cosa avresti trovato circa la velocita', ma potevi
arrivarci
facilmente con la conservazione dell'energia. E' ovvio che nel tuo
modello c
vicino al Sole sara' maggiore di c0, anche se poco maggiore.
Invece l'angolo lo devi avere sbagliato (probabilmente il programma che
fa
l'integrazione numerica non e' suff. accurato). Con mezzi che tu non
conosci,
ma studierai al primo anno di univ. se come credo sceglierai un corso di
laurea dove si studia bene la fisica, l'angolo si calcola per via
analitica.
Risulta 0.87" (che guarda caso e' la meta' esatta di quello che prevede
la RG,
e di quello che mostrano le osservazioni).
> ...
> La cosa diventa interessante quando al posto del sole pongo un buco nero da
> 200 masse solari: risulta c=c0+0.02%.
E a che distanza hai fatto passare la luce? L'angolo dipende anche da
questo...
> Questa cosa vi risulta? E' contemplata in qualche modo dalla teoria della
> relativita' o dei buchi neri?
> Sembrano tutti dati realistici, ho fatto varie prove, anche se non sono
> riuscito a graficare la traiettoria del fotone in modo opportuno per
> l'esiguita' degli scostamenti.
Vedi, se le cose stessero come pensi tu, "mestier non era partorir
Maria".
Fuori di metafora, Einstein che avrebbe detto di nuovo? Codesti conti li
sapevano fare gia' un secolo prima e piu'...
Il fatto e' che, come ho gia' detto, la deflessione calcolata cosi' per
il
Sole e' sbagliata rispetto alle osservazioni. Einstein ha previsto (in
tutt'altro modo, ossia con la RG) il valore giusto, *prima* che fosse
stata
fatta qualsiasi misura.
Per un buco nero poi, la situazione e' ancora peggiore: non c'e'
speranza di
poterne capire le proprieta' usando, come hai fatto tu, la meccanica
newtoniana. Lo spazio-tempo curvo della RG e' tutt'altra bestia, e nelle
vicinanze di un buco nero le differenze sono abissali.
Pensa che luce inviata nella direzione giusta puo' anche fare parecchi
giri prima di scappar via di nuovo...
> Se in un buco nero la velocita' a cui viaggia la luce puo' essere superiore
> a c0, allora come si comporta il tempo?
Corollario di quanto ho detto: levati dalla testa di poter capire
qualcosa dei
buchi neri usando la m. newtoniana, lo spazio euclideo, ecc.
Purtroppo non c'e' un modo semplice di capire queste cose (intendo buchi
neri
e altre stranezze...). Si puo' con mezzi relativamente semplici (ma con
un
impegno serio) afferrare alcuni concetti base della RG, quindi per es.
capire
che cos'e' uno sp.-tempo curvo, una geodetica; imparare a calcolare dei
fenomeni in casi favorevoli. Ma per arrivare a buchi neri ecc. non c'e'
altro
che studiare a livello universitario: intendo ultimo anno di fisica.
Se sei davvero interessato, non ti spaventerai per questo: solo dovrai
avere
perseveranza. Ma alla fine potrai dire con orgoglio di far parte di un
club
non esclusivo ma ristretto, in cui non si entra pagando una tassa, ma
percorrendo un'iniziazione un po' faticosa.
> Ora dico una bestialita': all'interno di un buco nero si e' sempre detto che
> il tempo si comprime fino a giungere ad una discontinuita' oltre la quale
> non si sa nulla....e se fosse c a dilatarsi all'aumentare della gravita' e
> fosse il tempo ad essere costante? Intuitivamente e' anche piu' facile da
> capire :)
Per te sara' anche piu' facile, ma questo conta poco: il problema e' se
sia
vero o no, ossia se rappresenti bene i fatti.
E poi *chi* avrebbe *sempre* detto che "il tempo si comprime ecc."?
Non escludo che tu l'abbia letto da qualche parte, ma non generalizzare.
Ti
assicuro che da me una stupidaggine del genere non la sentirai mai ;-)
> Non so se ho detto banalita', bestialita', o una genialata percio' vi prego
> di non lasciarmi nell'ignoranza :)
Escludiamo la terza :-)) comunque ho fatto il possibile...
--
Elio Fabri
Dip. di Fisica - Univ. di Pisa
Sez. Astronomia e Astrofisica
Received on Fri Jul 21 2000 - 00:00:00 CEST