Mi e' capitato piu' volte di citare l'esperimento di Hafele e Keating come
prova sperimentale del paradosso dei gemelli.
Io non ho mai studiato nei dettagli l'esperimento, ma ho sempre pensato che,
oltre ad aver verificato una (1) differenza nel tempo misurato dai due
orologi (fatto di per se' notevole, a mio modo di vedere, ma ancora, direi,
non decisivo) tale differenza sia stata (2) in accordo con le previsioni
della teoria della relativita' (previsione oltretutto, immagino, non proprio
banale: si dovra' tener conto del moto della Terra, del fatto che il sistema
e' accelerato, forse del campo gravitazionale e della sua non uniformita'
.... ).
Ora, da quanto leggo in
http://www.dipmat.unipg.it/~bartocci/bartox1.html :
" ... esperimenti tanto reclamizzati come quello di J.C. Hafele e R.
Keating,
relativo al cambiamento del ritmo di orologi in volo su un aereo.
Cos� facendo, mostrano di ignorare quanto risulta da un rapporto
interno della Marina degli Stati Uniti (USNO, Hafele, 1971), finalmente
disponibile al pubblico, riportante un parere dello stesso Hafele:
"Most people (including myself) would be reluctant to agree that the
time gained by any one of these clocks is indicative of anything ...
The difference between theory and measurement is disturbing"
(informazione da un altro fisico eretico: Al G. Kelly,
"A New Theory on the Behavior of Light",
The Institution of Engineers of Ireland, Monograph N. 2, 1996, p. 8). "
sembra che il punto (2) da me ipotizzato non sia vero.
Qualcuno sa qualcosa su questo punto ???
--
Bruno Cocciaro
email:nospamb.cocciaro_at_leonet.it togliere "nospam" per avere il
corretto indirizzo.
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Li portammo sull'orlo del baratro e ordinammo loro di volare.
Resistevano. Volate, dicemmo. Continuavano a opporre resistenza.
Li spingemmo oltre il bordo. E volarono.
---------------------------------------------- (G. Apollinaire)
Received on Wed Jul 19 2000 - 00:00:00 CEST