Prigogine e l'entropia

From: Federico Spano' <ferdnan2_nonevero__at_libero.it>
Date: 2000/07/13

Sto leggendo e cercando di capire "La fine delle certezze" di
Prigogine. a pagina 28 (edizione italiana) ho trovato un passaggio nel
quale ho l'impressione che qualcosa 'non quadri'.

Dato che Prigogine ha avuto un Nobel in termodinamica non mi risulta
facile pensare che non abbia chiaro il concetto di entropia, quindi
devo pensare che dipenda da me. Riporto qui di sguito il passaggio
sperando che qualcuno mi possa rispondere.

"...nel nostro rifiuto di banalizzare l'irreversibilita' ci fondiamo
sul fatto che neppure in fisica essa puo' essere associata solo ad un
aumento del disordine. Al contrario, i recenti sviluppi della fisica e
della chimica del non-equilibrio mostrano che la freccia del tempo
puo' essere una fonte d'ordine. Era gia' cosi' in casi classici
semplici, come la diffusione termica. Senza dubbio le molecole, per
esempio di idrogeno e di azoto in un recipiente chiuso, si evolveranno
fino a formare un miscuglio uniforme. Se pero' riscaldiamo una parte
del recipiente e raffreddiamo l'altra, il sistema si evolvera' verso
uno stato stazionario in cui la concentrazione dell'idrogeno sara'
piu' elevata nella parte calda e quella dell'azoto nella parte
fredda."

[fino a qui nessun problema]

" L'entropia prodotta dal flusso di calore, che e' un fenomeno
irreversibile, distrugge l'omogeneita' del miscuglio. Questo e' dunque
un processo generatore d'ordine, un processo che sarebbe impossibile
senza il flusso di calore. L'irreversibilita' puo' quindi condurre sia
al disordine sia all'ordine"

[d'accordo, ma l'entropia che aumenta in questo processo e' quella del
sistema recipiente/termostati, mentre quella del recipiente scende,
no? E dov'e' allora l'irreversibilita', dato che se togliamo i due
termostati il recipiente vede aumentare la propria entropia
spontaneamente con il rimescolamento dei gas? In particolare lui
definisce irreversibile proprio il flusso di calore, ma, a parte le
dispersioni, questo si invertira' se togliamo la fonte di energia, no?
Voglio dire, che i sistemi lontani dall'equilibrio vedano locali
diminuzioni di entropia e' chiaro, ma non vi sembra che l'esempio
portato da Prigogine sia poco calzante?]

Federico Spano'

ps. non ho ancora visto risposte alla mia domanda sulla definizione di
calore, ma mi sembra che qui Prigogine, dicendo 'flusso di calore',
vada contro la definizione 'ufficiale' di calore, o no?
Received on Thu Jul 13 2000 - 00:00:00 CEST

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