La Teoria Ondulatoria del Campo
di Walter E. R. Cassani�
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Perturbazioni dello Spazio -Tempo Discreto di Schild
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In sostituzione dell'ipotesi attuale di continuita' dello spazio-tempo, viene
mostrata la natura e le caratteristiche; di uno Spazio-Tempo discontinuo e
Discreto di Schild. Le perturbazioni ondulatorie della sua struttura metrica
sono viste come perturbazioni di un nuovo, plausibile, e discreto
- Etere Metrico Discontinuo -
L'ipotesi ondulatoria del campo di massa
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Partendo dall' uguaglianza delle due energie: l'energia di massa relativistica
di Einstein E=mc2 e quella di Planck della radiazione E=hv, viene avanzata
l'ipotesi di lavoro che tutte le particelle subatomiche siano sorgenti
elementari di onde sferiche che, nel complesso, costituiscano i campi di massa
attribuibili alle particelle.
La Quantit� di Moto ondulatoria
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Partendo da queste "onde elementari" arriviamo a scoprire una nuova legge per
l'interazione elementare fotone-particella che ha alla base un semplice
principio di simmetria.
L'Energia e le sue variazioni
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Dove vediamo la natura variazionale e ondulatoria del Fotone, e la relazione tra
le "onde elementari" e le onde di De Broglie.
Il Principio di Simmetria Relativa
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Questo semplice ed elementare principio di simmetria viene presentato come
l'unica legge che regola le 4 interazioni, ed unifica in una visione
omnicomprensiva, la Meccanica Quantistica ed i fenomeni chiave della Dinamica.
L 'interpretazione ondulatoria della Relativit� Generale
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Un inatteso completamento della Relativit� Generale sembra rivelare
un'inevitabile connessione causale con la Meccanica Quantistica, realizzando il
sogno tanto a lungo perseguito da Albert Einstein.
La descrizione ondulatoria dell'Effetto Compton
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Interpretando in chiave ondulatoria i dati sperimentali ottenuti dall'Effetto
Compton, con l'applicazione delle nuove leggi ondulatorie, possiamo mostrare
immediatamente, sulla base del principio di Simmetria Relativa, l'efficacia
esplicativa della nuova unificazione tra Meccanica Quantistica e Relativit�
Generale.
Il modello ondulatorio dell'Elettrone
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Un ulteriore uso dell'Effetto Compton ondulatorio porta alla scoperta di uno
straordinario meccanismo di risonanza ondulatoria che permette di verificare la
possibile esistenza di una sorgente di onde elementari chiamata: "particella".
La Creazione di Coppie ondulatoria
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La generalizzazione dello stesso meccanismo di risonanza per le onde elementari
permette di giustificare la creazione di coppie particella-antiparticella.
L'interpretazione ondulatoria della forza di Lorentz
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L'applicazione di un orientamento dinamico, per lo stesso meccanismo ondulatorio
che identifichiamo con le particelle, ne mostra gli effetti in presenza di un
campo magnetico, mostrando che la Forza di Lorentz � una conseguenza
dell'Effetto Doppler relativistico, del sistema ondulatorio "orientato" che
costituisce la particella come sorgente d'onde elementari discrete, non
sinusoidali.
La natura ondulatoria dell'Inerzia
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La natura ondulatoria delle masse, e gli effetti generalizzati del principio di
Simmetria Relativa, portano a considerare l'Inerzia come una conseguenza
naturale e "locale" della struttura ondulatoria dei corpi.
La natura ondulatoria della Gravit�
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Lo stesso modello variazionale usato per spiegare l'Inerzia risulta essere
altrettanto valido per descrivere un'interazione gravitazionale quantistica
ondulatoria, del tutto diversa dalla Quantum Gravity ma altrettanto quantistica.
Velocit� limite per le masse
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L'esclusiva natura ondulatoria dei corpi, e della quantizzazione dello
Spazio-Tempo, determina l'impossibilit� per le masse in moto di superare la
velocit� delle loro onde elementari, che viaggiano alla velocit� della luce,
impedendo che la loro lunghezza d'onda si riduca per effetto Doppler al di
sotto del limite del "quanto discreto di spazio" L.
La Quinta Interazione Antigravitazionale
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A causa dell'impossibilit� di tornare alla concezione di uno Spazio-Tempo
continuo, possiamo comprendere l'impossibilit� di ridurre all'infinito una
lunghezza d'onda, che descrive la massa del corpo. Conseguentemente, possiamo
capire e prevedere l'esistenza di una Quinta Interazione Repulsiva che agisce in
maniera pi� evidente in campo cosmologico, tra le maxi-masse, e protegge
l'Universo, e la fisica, da una eccessiva densit� della materia.
La natura ondulatoria della Carica
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L'analisi geometrica, dello Spazio-Tempo "discreto", mostra che la struttura
ondulatoria di una particella, al livello della lunghezza del quanto elementare
L, presenta alcune caratteristiche, che si possono giustificare e quantificare
mediante il concetto di carica elettrica.
La descrizione vettoriale della Particella
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La specularit� nella creazione di coppie permette di considerare l'opposto di
una particella, "l'antiparticella", che porta a giustificare l'interazione
elettromagnetica come violazione delle propriet� di "chiralit�", caratteristica
di quel particolare meccanismo ondulatorio che abbiamo indentificato con
la particella elementare, chiamato: Evolvente Sferica.
Il Principio d'Isotropia Relativa
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Dalla descrizione vettoriale del meccanismo ondulatorio di una particella,
possiamo giustificare l'esistenza di un Principio di Isotropia Relativa che �
una generalizzazione del Principio di Simmetria Relativa, che ci permette di
concepire e giustificare le interazioni elettromagnetiche.
Possibilit� statistiche per la creazione di particelle elementari
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Deduciamo dalla giustificazione delle probabilit� statistiche, inerenti alla
struttura geometrica delle onde, la sovrapposizione particella-antiparticella
nel fenomeno di annichilazione, dal quale possiamo trarre una catena causale che
ci conduce ad un plausibile modello della creazione continua di massa sottoforma
di singole particelle elementari.
Difetto di Massa e forza Nucleare ondulatoria
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L'indagine, al livello nucleare, della struttura del -modello ondulatorio- di
due protoni, mostra che alla distanza di 1 Fermi le interazioni elettriche sono
assenti, poich� mancano quelle onde che caratterizzano l'interazione elettrica.
Ci� implica una modifica quantitativa delle forze in atto.
Da questo si pu� trarre un originale spiegazione teorica della Fusione Fredda.
Il modello ondulatorio del Neutrone
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La diversa struttura ondulatoria e le diverse interazioni tra i nucleoni
inducono a considerare nuove possibilit� per un modello ondulatorio del
Neutrone, che giustifica tra l'altro l'assenza di rilevazioni di emissioni
neutroniche nella Fusione Fredda.
Il modello del Decadimento Beta ondulatorio
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Il nuovo modello identifica una catena causale ondulatoria che giustifica,
meglio della teoria corrente, l'intero processo del decadimento Beta,
giustificando fenomeni tuttora ingiustificabili, e mostrando la natura
eminentemente ondulatoria del Neutrino.
Il modello ondulatorio del Pione e del Muone
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Da un'estensione conseguente del modello del decadimento Beta, possiamo dedurre
una catena causale che ci permette di ricavare: tutte le masse, le cariche, le
energie, gli spin e i decadimenti di tutte le famiglie di particelle conosciute.
L'Atomo ondulatorio
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I livelli energetici quantizzati dell'atomo possono essere interpretati come
conseguenza dell'organizzazione delle onde di risonanza della sorgente-elettrone
attorno alle orbite di risonanza, che contengono e descrivono un numero intero
di fronti d'onda Doppler su ogni orbita specifica percorsa dall'elettrone.
Il segreto svelato della Costante di Struttura Fine
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La completa comprensione della natura causale della Costante di Struttura Fine
si ottiene dal modello che prevede due fronti d'onda Doppler relativistici
provenienti dall'Elettrone, che muovono in direzione opposte sulla stessa orbita
di risonanza obbedendo ad alcuni parametri ondulatori che permettono loro
di mantenere stati di risonanza ben definiti.
La Luce come Variazione d'Onda
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Una conseguenza dell'esistenza delle onde di risonanza e di non risonanza per la
sorgente d'onda elettrone, che passa attraverso diversi stati di risonanza,
consiste in una emissione ondulatoria direzionale, un treno d'onde elementari,
modulato in frequenza, che finora abbiamo chiamato Fotone.
La quasi banale determinazione del Principio d'Indeterminazione
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Una descrizione deterministica del mitico Principio di Indeterminazione deriva
dalla struttura e dalla organizzazione delle onde che costituiscono la
particella quale sorgente d'onda elementare, giustificando parecchi dei fenomeni
tipici dell'indeterminazione quantistica.
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Walter E. R. Cassani
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cassaniw_at_tin.it
http://www.lalleanza.com/aasa.htm
Received on Wed Jul 12 2000 - 00:00:00 CEST