Re: Principio di Mach

From: dumbo <_cmass_at_tin.it>
Date: 2000/07/13

Enrico SMARGIASSI <smartassi_at_trieste.infn.it> scritto nell'articolo
<39620010.306904A0_at_trieste.infn.it>...
 
> L'esistenza di soluzioni (de Sitter) delle eq. di Einstein
> in assenza di materia non e' sufficiente ad escludere la
> machianita' della Rel.Generale?
 
> To reply, replace "smartassi" with "smargiassi" in my e-mail address
>
> Enrico Smargiassi
> http://www-dft.ts.infn.it/~esmargia
 
Sembra proprio di s�. Per� se il termine cosmologico
rappresenta una distribuzione di energia (come ha
osservato Valter Moretti in un recente post)
l' universo di de Sitter non � vuoto e il principio di
Mach non � violato.

Vorrei aggiungere qui una curiosit� storica: quando nel
1917 de Sitter pubblic� la sua soluzione " vuota " e quindi
antimachiana, Einstein (che a quell'epoca era affascinato
dal principio di Mach e non aveva intenzione di abbandonarlo)
replic� subito con un articolo nel quale esprimeva l'opinione
che l'universo di de Sitter non fosse veramente vuoto, ma
contenesse una " distribuzione superficiale " di masse.
Questo particolare l'ho trovato in Wolfgang Pauli,
Teoria della Relativit�, Boringhieri 1970.
Non ho mai letto l'articolo di Einstein e non ho la minima
idea di cosa voglia dire "distribuzione superficiale di masse".
Nessuno ne sa niente?

Poi, sempre per parlare di storia della fisica, ho trovato
in un libro un altro particolare curioso (che forse si riallaccia
al precedente). Nei primi anni della RG era dibattuta la famosa
questione se la singolarit� di Schwarzschild fosse una "vera"
singolarit� di tipo fisico, oppure una "apparente" singolarit�
eliminabile con una scelta opportuna delle coordinate.
I partigiani della prima posizione sostenevano che la singolarit�
in r = 2 m segnalava la presenza di materia subito dietro
l'orizzonte (oggi sappiamo che avevano torto).

La soluzione di de Sitter presenta una singolarit� sull'
"orizzonte" r = ( 3 / lambda) ^ 1 / 2 , e questo fatto
sollev� lo stesso problema di interpretazione: anche in
questo caso qualcuno sostenne (a torto) che la singolarit�
era dovuta a una reale distribuzione di materia (una specie
di muro massiccio che racchiudeva tutto l'universo visibile,
circondando la regione vuota contenuta entro l'orizzonte).
Ho trovato questa curiosit� nel classico A. Eddington,
The Mathematical Theory of Relativity (Cambridge 1965) Cap 5,
par 70, p. 165 . Questo punto di vista (che Eddington cita
ma non condivide: Eddington era fortemente anti - machiano)
� sicuramente conciliabile col principio di Mach.
Che sia proprio questa la "distribuzione superficiale di masse"
di cui parla Einstein?


Salute,
Corrado
Received on Thu Jul 13 2000 - 00:00:00 CEST

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