Re: modo vero o apparente

From: Mino Saccone <mino.saccone_at_alephinfo.it>
Date: 2000/07/10

"Angelo Dinelli" <angelodinelli_at_interfree.it> wrote in message
news:39679108.0_at_news.dada.it...
>
> Ciao a tutti,
> sono nuovo del ng e volevo farvi una domanda.
>
> I movimenti retrogradi dei pianeti venivano un
> tempo spiegati con gli eccentrici e gli epicicli tolemaici,
> poi venne Copernico che mise il sole al centro del sistema solare
> e spieg� pi� facilmente quei moti retrogradi come movimenti
> "apparenti" (rispetto a noi che li vediamo da terra)
> e disse dunque che NON C'ERA PIU' BISOGNO degli eccentrici-epicicli.
> Da allora il movimento "vero" dei pianeti (con eccentrici-epicicli)
> fu considerato un movimento "apparente" (rispetto al nostro certo
> punto di vista). Attualmente si pensa dunque che i pianeti
> girino "effettivamente" attorno al sole, e che i moti retrogradi
> siano "apparenti".
> Risulta chiara la distinzione fra moto VERO e moto APPARENTE,
> due concetti comunemente usati in fisica, atronomia, ecc.
> Ugualmente se ho dei giocatori che si muovono in un campo di calcio,
> tendiamo a dire che i giocatori "si muovono" e il campo "sta fermo".
>
> La domande verte sulle relazioni con i concetti di movimento
> ASSOLUTO E RELATIVO. E cio�...
>
> ---> Vero e Assoluto.. voglion dire la stessa cosa?

Direi di no. Il "sistema di riferimento" e' stato ed e' ancora
uno delle spine nel fianco dei fisici e, come tutte le spine
nel fianco, uno degli stimoli piu' fecondi. Quando i
fisici "classici" ponevano come "previlegiato" il riferimento
delle stelle fisse avevano certamente le dita incrociate
dietro la schiena. Non avevano nulla di meglio e quindi
li' si fermavano. Nella fisica del '900 questo scoglio e'
stato, almeno in gran parte, rimosso, ma non del tutto.
Chi ha seguito su questo NG il thread sulla carica che
cade in un campo gravitazionale ha avuto un bel
saggio circa i dubbi, spero anch'essi molto fecondi,
che tuttora permangono circa i sistemi di riferimento.

Tornando alla fisica "classica", nel cui ambito mi pare
si ponesse la domanda, direi che relativo/assoluto sono
entrambi veri o falsi a seconda della chiarezza degli
assunti. Mi spiego con esempi:

a) Siamo su una giostra, lo sappiamo e dichiariamo che
il sistema non e' "inerziale" e ne teniamo correttamente
conto con le dovute accelerazioni aggiuntive(centripeta
e di Coriolis). Lo abbiamo scelto perche' ci e' "comodo"
per il caso specifico che ci prefiggiamo di trattare,
e, se tutto cio' e' chiaramente dichiarato, siamo nel "vero"
anche se molto, molto "relativi".

b) Siamo sulla terra (trascuriamone per semplicita' il
moto rotatorio) soggetti al suo campo gravitazionale
(absit relativita').
Pippo dice di essere in un sistema inerziale dove ogni
massa e' soggetta a g.
Pluto dice invece di essere nello spazio interplanetario
su un razzo che accelera dotato di accelerazione g.
Le affermazioni di Pippo e di Pluto conducono agli
stessi risultati anzi, direi, che all'interno della cabina
dove avvengono gli esperimenti, nessun esperimento
potra' distinguere Pippo da Pluto.

In altre parole, la descrizione dello stesso fenomeno fisico
puo' essere fatta da "punti di vista" diversi dando luogo
a descrizioni diverse. Se le condizioni di "riferimento" sono
state correttamente descritte, applicando le opportune
"trasformazioni" due affermazioni "vere" saranno
riconducibili una all'altra, se una delle due e' "falsa"
cio' non sara' sempre possibile.

L'esempio del sistema Tolemaico e' chiarificante a proposito.
Le complicate orbite da esso descritte, applicando loro
la trasformazione cinematica che sotrae il moto della terra,
diventano le orbite copernicane.
L'errore non consiste quindi nella descrizione delle orbite
Tolemaiche, ma nell'assumere la Terra come riferimento
assoluto.
In un certo senso quindi, forse, "relativo" e' piu' "vero" che
"assoluto" perche' "assoluto" non sappiamo ben definirlo.
"Relativo" e' invece molto chiaramente definibile anche se ci
sono molti "relativi" possibili per lo stesso fenomeno.
Ci azzarderemo a dichiarare "veri" (fino a prova contraria)
solo quelli che sono riconducibili uno all'altro con l'opportuna
trasformazione.


Spero di non essermi esposto troppo

Saluti

Mino Saccone


> ---> Apparente e Relativo... voglion dire la stessa cosa?
>
> Quali sono i punti di vista pi� usati in fisica a questo riguardo?
> In particolare c'� ancora chi pensa che i
> pianeti non si muovono EFFETTIVAMENTE attorno al sole,
> e che il tutto pu� essere considerato solo RELATIVO?
> C'� qualcuno che pu� sostenere che � il campo da gioco
> a muoversi contemporaneamente in 20 modi diverso
> rispetto a 20 giocatori fermi rispetto ad esso,
> oppure viene accettata (anche istintivamente)
> l'idea che sono i 20 giocatori che IN EFFETTI si muovono?
>
> Grazie per la risposta:)))
>
> Angelo Dinelli
>
>
>
Received on Mon Jul 10 2000 - 00:00:00 CEST

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