In article <3962E72F.AB503CE0_at_df.unipi.it>,
Elio Fabri <fabri_at_df.unipi.it> wrote:
> Questo, detto cosi', non e' affatto vero. Il termine "quantita'
> d'informazione" oggi si usa come il prezzemolo, ma in realta'
> raramente
> significa qualcosa.
>
A me interessava far passare con poche parole un concetto, per dissipare
il dubbio di Alida.
Ora pero' mi sorge una esigenza di chiarimento.
Posto che la B contiene una certa quantita' di informazione ( questo mi
sembra ammissibile, perche' se chiedo ad uno cosa ha letto, questi mi
risponde B con la voce, dopo un processo di trattamento dell'
informazione), si possono verificare tre casi all' allontanamento del
libro:
1- la quantita' di informazione che colpisce una unita' di superficie
della retina aumenta;
2- la quantita' resta invariata;
3- la quantita' diminuisce.
Qual' e' il caso applicabile?
Antonio iovane
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Received on Sat Jul 08 2000 - 00:00:00 CEST