Maurizio wrote:
> Se le equazioni di Max. prevedono che un campo elettrico variabile crea un
> campo magnetico variabile, perche' l' ampiezza di un ' onda elettromagnetica
> diminuisce con la distanza, e la sua intensita' con il quadrato della
> distanza? Dove e' la "dispersione?".
> Maurizio
Ciao, si puo' fare un discorso un po' approssimativo ma abbastanza
convincente;
devi pensare a cosa si conserva nel tempo in un'onda che si propaga nello
spazio.
In un onda elettromagnetica si conserva nel tempo l'energia trasportata
dall'onda,
la cui densita' e' legata ai valori del campo elettrico e magnetico punto per
punto.
Ora pensa ad un impulso d'onda sferico (e ogni onda emessa da un antenna che
occupa una regione finita e' approssimativamente di quel tipo se guardata da
lontano):
un'antenna emette un onda sferica che occupa un guscio sferico sottile che si
allarga
attorno alla sorgente. Al crescere del tempo l'area della superficie sferica
diventa
sempre piu' grande, questo significa che per poter conservare l'energia, la
sua
densita' deve diventare sempre piu' piccola in ogni punto, da cio' segue
facilemente
che il campo elettrico e quello magnetico devono diventare sempre piu' piccoli
in ogni
punto raggiunto dall'onda sferica...
Ciao, Valter
Received on Thu Jun 22 2000 - 00:00:00 CEST
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