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From: Lucky Dog <lodilory_at_tiscalinet.it>
Date: 2000/06/21

Franco Sabini ha scritto nel messaggio <8hlljh$1em6$1_at_stargate1.inet.it>...
>
>Rispondo, anche se non sono dotato di grosse conoscenze fisiche, per cui
>.... beneficio di inventario:
>La forza di attrazione gravitazionale tra due masse e' proporzionale
>all'inverso del quadrato della loro distanza, la formula (se non ricordo
>male i miei studi....) e': F= G * (m1*m2)/r^2 dove G e' la costante di
>gravitazione universale m1 e m2 le due masse in gioco e r la distanza tra
>esse. Quindi la F. di gravita' dovrebbe essere tanto piu forte quanto piu
>vicini ci si trova al suo centro di massa.
>Per la seconda domanda.... nessuna risposta seria!
>
>ciao
>
>Franco

la formula che citi tu esprime la forza di attrazione agente tra due
particelle puntiformi, nel caso di corpi estesi bisogna considerarli come
composti da molte particelle e quindi sommare le interazioni tra tutte le
particelle; cioe' e' possibile usando il calcolo integrale.
nel caso di una distribuzione sferica di materia si puo' dimostrare che
''miracolosamente'' l'attrazione verso una particella esterna e' la stessa
che si avrebbe considerando la massa del corpo come tutta concentrata nel
suo centro di massa. Invece, nel caso in cui la particella sia posta
all'interno di uno strato sferico di materia, non viene esercitata alcuna
forza di gravita'; il metodo proposto da Newton per dimostrare quest'ultimo
fatto e' piuttosto ingegnoso: considera una particella all'interno di un
guscio sferico cavo di densita' uniforme e spessore infinitesimo,quindi
costruisci uno stretto doppio cono con il vertice nella particella; questo
doppio cono intercetta il guscio in due aree e il bello e' che le forze
gravitazionali esercitate da ognuna delle due aree sulla particella si
elidono a vicenda. Poiche' questa proprieta' vale per ogni coppia di aree
scelte la forza di gravita' e' nulla in qualsiasi punto interno al guscio.


anzi, a voler essere precisi queste proprieta' valgono solo se
effettivamente la forza di gravita' decresce con l'inverso del quadrato
della distanza: se la forza variasse in base ad un'altra potenza diversa da
due (ad ex. se fosse F= G *m*M/ r ^ 2.0001) gli effetti non si
compenserebero e si osserverebbero sperimentalmente delle deviziazioni. In
esperimenti di questo tipo si suppone che la forza vari secondo 1/ r ^
(2+delta) e si mostra che il limite superiore di delta e' molto piccolo. Per
quanto ne so il limite attuale e' di circa 10^(-4).

spero di non essere stato troppo confuso :-)

ciao,
Lucky Dog
Received on Wed Jun 21 2000 - 00:00:00 CEST

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