>Non si dovrebbe vivere con timori infondati: quando mio nonno era un
ragazzo
>e non c'era energia elettrica doveva lavorare 14 ore al giorno, illuminare
>la casa con una candela a sera ed aveva una aspettativa di vita di circa 40
>anni.
i timori dei miei compaesani non sono infondati:
un consumo di 69.000 metri cubi per ORA si possono paragonare al consumo di
metano per riscaldamento in pieno inverno di una citt� come Bologna, in
condizioni di bassa pressione, il vapore creato da un tal riscaldamento di
acqua (trattasi di centrale con caldaia e turbina ) porterebbe il numero di
giorni con nebbia ad un numero molto maggiore.. (abbiamo gi� 2 mesi di
nebbia e anche stamattina 24/6 uscir� in macchina con nebbia)
>In Italia alcune regioni hanno un forte sbilancio produzione/consumo di
>energia elettrica; la tua regione da questo punto di vista � anche
>fortunata.
non tanto, se una multinazionale pensa di costruire 4 megacentrali....
>la vita individuale richiede ponderazione e riflessione per poter generare
>la maturit� sociale.
ti ringrazio del suggerimento, ma � quello che credo di fare.
Dalla liberalizzazione della produzione di energia elettrica chiunque pu�
produrre finalmente energia, io sarei favorevole alla frammentazione (es. 3
grosse aziende con centrale a metano di propriet� potrebbero spegnerle
disera e accenderle la mattina, fare manutenzione durante la chiusura)
offrirebbe un minor impatto e oltretutto non darebbe origine a centri di
potere cos� accentuati.
scusate la lungaggine grazie Eugenio
Received on Wed May 24 2000 - 00:00:00 CEST
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