Valar wrote:
_at_ l'"ottimo" Giovanni Boniolo dovrebbe studiare meglio la fisica (in
_at_ particolare la relativita') prima di fare certe affermazioni: lo
_at_ sciatore cade in entrambi due casi
Scusa ma prima di "salire in cattedra" ci andrei piu' cauto...
_at_ Infatti mettendosi nel sistema di riferimento solidale lo sciatore, e'
_at_ vero che si vede la buca molto piu' lunga di quello che "galileanamente"
_at_ servirebbe per evitare la caduta, ma egli non cade solo se il suo
_at_ baricentro (che, lungo l'asse orizzontale, e' posto in corrispondeza dei
_at_ piedi, cioe' a 1 metro dalla punta) "sente" che le punte hanno raggiunto
_at_ l'altra parte della buca prima che il suo baricentro stesso superi il
_at_ bordo della buca.
_at_ Il segnale che le punte hanno toccato l'altro bordo "parte" quando c'e'
_at_ il contatto cioe' quando gli sci hanno superato il primo bordo per 15
_at_ cm, questo segnale, nel sistema dello sciatore, deve percorrere la
_at_ distanza di 1 metro (distanza punte-piedi).
_at_ Anche supponendo che questo segnale viaggi alla velocita' della luce,
_at_ per giungere in corrispondenza del baricentro, ci mette 3.333*10^(-9)
_at_ sec a partire dal momento in cui le punte hanno toccato il bordo
_at_ opposto.
_at_ Ma il baricentro viaggia alla stessa velocita' dello sciatore che e'
_at_ 298496231.132 m/sec (in corrispondenza del quale abbiamo gamma uguale a
_at_ 10), e per raggiungere il bordo della buca deve percorrere 0.85 metri
_at_ (perche' 15 cm sono gia' al di la' della buca quando le punte toccano
_at_ l'altro bordo), quindi il baricentro raggiunge il primo bordo della buca
_at_ dopo 2.848*10^(-9) sec.
_at_ Di conseguenza, quando il baricentro (e quindi tutto lo sciatore)
_at_ attraversa il primo bordo della buca, il moto dello sciatore non puo'
_at_ venire influenzato dal fatto che le punte hanno raggiunto l'altro bordo
_at_ della buca, perche' la luce non fa in tempo a propagarsi fino a lui, e
_at_ nessuna informazione, di qualsiasi carattere sia, in particolare quelle
_at_ dinamiche e cinematiche, possono propagarsi piu' velocemente della luce.
_at_ Quindi lo sciatore cade, anche nel proprio sistema di riferimento
Forse ti e' sfuggito il fatto che Boniolo dice chiaramente nel pezzo citato:
"Per eliminare considerazioni fisiche piu' realistiche che coinvolgono la forza
di gravita', e che ci farebbero fuoriuscire dalla relativita' speciale, possiamo
immaginare che una valanga si abbatta su di lui proprio mentre cade nella
buca, e che la sua inerzia sia cosi' insufficiente a fargli "saltare" la buca indenne."
Quindi lo sciatore non cade per gravita' come presupponi nel tuo ragionamento.
(E comunque non hai considerato che in dinamica relativistica e' impossibile
definire (come fai tu) il centro di massa - vedi ad es. Alonso-Finn "Fundamental
University Physics" Vol.III p.555).
Se vuoi possiamo essere piu' precisi dicendo che la valanga si abbatte sullo
sciatore quando ancora le code degli sci si trovano (anche se di pochissimo)
sul bordo della buca.
In questo caso la domanda da farsi e': le punte -poco prima che le code si
stacchino dal bordo- hanno gia' toccato il lato opposto della buca?
Solo in caso negativo possiamo dire che lo sciatore cade nella buca.
La risposta cambia a seconda del sistema di riferimento in cui ti trovi. Quindi
lo sciatore cade oppure no in relazione al sistema preso come riferimento!
_at_ Saluti
_at_ Valar
Ciao,
--
Marco Parmigiani
Received on Wed May 24 2000 - 00:00:00 CEST