R: Ignoranza scientifica

From: Mariangela Gamboni <margambo_at_tin.it>
Date: 2000/05/24

Cris <crmasie_at_tin.it> wrote in message 8fuh2j$2nk$1_at_nslave2.tin.it...
> L' altro giorno stavo cercando di spiegare ad un mio amico, laureato
> in Economia Aziendale, che cos'era un collisore di particelle.
> Quando ho accennato allo scontro tra elettroni e positroni, il mio
> interlocurore � andato in tilt....

La diffusa situazione di ignoranza scientifica in cui ci troviamo �
essenzialmente colpa di un sistema scolastico molto nozionistico in cui,
fino a qualche tempo fa si dava eccessivo peso alla formazione umanistica e
classica negli istituti medi e superiori (ora invece non si d� pi�
importanza a nessun tipo di formazione, il nostro sistema scolastico sforna
solo potenziali disoccupati).
Il risultato � che ci siamo trovati un popolo di analfabeti, dal punto di
vista scientifico; il bello � che siccome il modello di scuola
"nozionistico, classico ed
umanistico" � sostanzialmente fallito (insegnava ai giovani del XX secolo
fatti e valori di una civilt� che ben poco a vedere ha con la nostra: noi
siamo pi� figli del crollo della civilt� classica che della civilt� classica
stessa) ci siamo trovati anche un popolo di analfabeti veri e propri.
A questi fenomeni si accompagna poi il grande successo delle pseudo scienze:
proprio stamattina ho sentito per radio (il programma era "Radio anch'io" di
Mamma RAI) un sacerdote (!!) che pretendeva di trovare avvallo per le sue
teorie spiritistiche (vuole comunicare con i defunti) nelle moderne teorie
fisiche (ha tirato in ballo tra l'altro la gi� troppo citata eguaglianza
massa energia).
In particolare poi trovo che la matematica (indispensabile per comprendere
la tecnica e le moderne scienze fisiche) � stata particolarmente
penalizzata; io vengo dal Liceo Classico, ed il nostro programma (forse
proprio perch� frequentavamo il Classico...) non andava molto al di l� delle
conoscenze dell'antichit� classica in campo matematico; il paradosso di
Achille e della Tartaruga e i tentativi di quadratura del cerchio ci
apparivano insolubili, perch� non avevamo neppure il concetto di limite !!
Non � d'altronde che i miei amici dello scientifico stessero molto meglio,
imbottiti di nozionismo come erano: le prime lezioni di Analisi alla Facolt�
di Ingegneria erano incomprensibili anche per loro....
Ma in compenso io ero in grado di effettuare una traduzione dal Greco
(rigorosamente classico) al Latino (sai che consolazione...).
Fine della lamentazione.
Dobbiamo chiederci allora: cosa possiamo fare ?
Cerchiamo di fare in modo che le nuove generazioni, cresciute a massicce
dosi di elettronica (PC, Internet, Play-Station, CD etc..) non sentano nella
scienza qualcosa di estraneo, rifugiandosi perci� nell'ignoranza o nella
pseudo scienza.
Sicuramente anche questo NG (ed Internet in generale) pu� essere utile.
Vorrei infine fortemente incoraggiare tutti quei giovani che hanno scritto a
questo NG che,
proveniendo dal classico, hanno deciso di seguire gli studi di Fisica o di
Ingegneria: non vi scoraggiate, ho interpellato un certo numero di colleghi
ed ho scoperto che siamo tanti ad avere seguito gli studi classici ed
avere conseguito la laurea in Ingegneria.

Cordiali saluti a tutti
Gianfranco Cimino
Received on Wed May 24 2000 - 00:00:00 CEST

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