Re: Un dubbio relativistico assillante
Andrea.s <andre.12_at_usa.net> scritto nell'articolo
<8cvoj2$62d$1_at_nslave2.tin.it>...
>
>Buongiorno.
anche a te !
> Tento almeno con i NG di dare una risposta... a una
>domanda che nessuno sembra possa o voglia dare.
> Cerchero' di esprimermi nella maniera piu' chiara possibile,
>in modo che nessuno che abbia voglia di rispondermi sia
> tentati di AGGIRARE la domanda e non rispondere in modo
>semplice e completo, come tantissimi miei "colleghi"
> hanno fatto fino ad ora.
....
Prover� a rispondere sperando di non deluderti a mia volta.
> La domanda �: come si concilia la dilatazione dei tempi
> (sempre e comunque DILATAZIONE, indipendentemente
> dal moto dei due osservatori) con l'effetto doppler classico...?
Non c'� nessuna contraddizione fra la dilatazione dei tempi
e l'effetto Doppler (brevemente ED). Nella fisica prerelativistica
(che chiamo " classica " per brevit�) esiste l' ED ma non la
dilatazione dei tempi; questo ti dimostra come l'ED di
per s� non implica (sul piano logico) la dilatazione dei tempi.
Nella fisica relativistica esistono l'uno e l'altro, e la formula dell'
ED � diversa da quella classica a causa della dilatazione dei
tempi. Resta per� sempre vero, anche in relativit�, che per
sorgente-osservatore (S O) in avvicinamento la frequenza della
luce misurata da O � maggiore di quella misurata da S.
Il fatto � che la dilatazione dei tempi non vieta alla frequenza
della luce (percepita da O) di aumentare.
Tu potresti obiettare: ma il rallentamento del tempo sull'astronave
non dovrebbe portare a uno spostamnento verso il rosso della luce
che nasce dall'astronave? S�, certamente, ma a questo si aggiunge
lo spostamento verso il blu dovuto all' ED, ed � questo che predomina.
Infatti il rallentamento temporale dipende dal rapporto (V / C)^2
(V velocit� relativa, C vel della luce) mentre quello Doppler
semplicemente da V/ C; ora, V/C � sempre minore di uno,
e quindi la sua prima potenza � sempre pi� grande del
suo quadrato, ecco perch� l'ED predomina e lo spostamento
risultante � ancora verso il blu. Ci� non impedisce agli abitanti
dell'astronave di vivere rallentati rispetto a te, perch� l'effetto
di dilatazione dei tempi non � mica cancellato dall'ED, � solo
un'altra cosa, pi� piccola..
> Se 1 astronave si avvicina a me a vel costante, io vedo la
> vita sull'astronave accelerata per semplice effetto doppler, no?
No; se fosse cos�, ED e tempo assoluto sarebbero
inconciliabili, e la fisica classica (che ammette l'uno e l'altro)
sarebbe assurda, mentre sappiamo che � logicamente perfetta.
Se non crediamo alla fisica classica � perch� la troviamo in
disaccordo coi fatti reali (esperimenti) non perch� sia in s�
illogica o abbia inconsistenze interne.
Quando l'astronave ti viene incontro sparandoti contro un raggio
di luce, quello che vedi aumentata � la frequenza della luce
non la frequenza di vibrazione della carica elettrica che, agitandosi,
emette la luce. Anzi, la frequenza di vibrazione della carica � rallentata
dall'effetto di dilatazione temporale. Tu sai bene che una carica
oscillante emette onde elettromagnetiche che hanno esattamente
la stessa frequenza della frequenza di oscillazione della carica, per�
questo � vero solo nel sistema di riferimento della carica! Negli
altri sistemi le due frequenze non coincidono. Immagina
di guardare dentro l'astronave ; vedi un marziano che agita la carica
con una certa frequenza F (rispetto a te); la luce che ricevi avr�
frequenza uguale a F se l'astronave � ferma rispetto a te, avr� una
frequenza
maggiore se si avvicina a te, e una minore se si allontana.
Il rallentamento dei tempi, invece, sar� sempre rallentamento, sia
che l'astronave si allontani sia che si avvicini.
> se osservo un essere (lo chiamiamo marziano?) che vive solo
> 1 secondo fermo rispetto a me, quando lo osservo su
> una astronave che si allontana da me, noto che l'evento "nascita,
> vita e morte del marziano" dura pi� di un secondo...
D'accordo.
> Se l'astronave si avvicina allora � il contrario, e il marziano
> vive meno di un secondo, anzi vive una vita che per quanto ne
> so io (sulla terra) � inversamente proporzionale alla sua velocit�.
No, questo non � vero, c'� rallentamento dei tempi anche quando
l'astronave � in avvicinamento.
> ll vero punto � che in relativit� anche in questo ultimo caso (muone
> che decade nell'attraversare l'atmosfera terrestre) si ha dilatazione
>(MAI contrazione) del tempo.
> PERCHE'????
Appunto perch� dilatazione dei tempi ed ED sono cose diverse;
la prima dipende dal quadrato di V e quindi anche cambiando
segno a V (cio� considerando un'astronave che si avvicina invece
di una che si allontana) il risultato non cambia (il quadrato di
V e il quadrato di -- V sono uguali); l'ED invece dipende dalla
prima potenza di V e quindi cambiando il segno a V si ha un
effetto diverso: redshift quando l'astronave si allontana, blue
shift quando si avvicina. Se tu osservassi la luce emessa dal
muone che si avvicina vedresti un blue shift, ma la vita del
muone sarebbe comunque rallentata.
> Perch� ci si dimentica della SEMPLICISSIMA relativit� classica???
Se intendi la relativit� Galileiana - Newtoniana (col tempo assoluto)
la si dimentica perch� non � in accordo buono coi dati sperimentali,
quanto lo � invece la relativit� einsteiniana.
> Ricordo che gli osservatori sono inerziali entrambi, quindi la
> situazione � perfettamente simmetrica.
Resta sempre il fatto che il rallentamento dei tempi dipende da V^2,
l'effetto Doppler da V. Quindi il primo � insensibile all'inversione del
moto, il secondo invece no.
> Posso comprendere che dalle trasf. di Lorentz si arrivi sempre a dire che
> esiste una dilat. del tempo, ok. Ma perch� questa dilataz. ALL'OCCORENZA
NON
> � mai relazionata con l'effetto doppler?
Appunto perch� sono due fenomeni diversi.
> Grazie.
Di nulla. Per� non sono sicuro di aver capito bene il tuo dubbio.
Spero di s�.
Salute !
Corrado Massa
_cmass_at_tin.it
>
Received on Fri Apr 28 2000 - 00:00:00 CEST
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