Re: Antimateria e freccia del tempo
Sebastiano wrote:
> Capito, allora si intende anche materia, il cosiddetto "vento solare". Come
> si farebbe a capire che quella determinata antiparticella non derivi da
> qualche reazione subnucleare a distanza non cos� remota da essere parte di
> un antigalassia? Anche se lo spazio � vuoto non credo si possa riuscire ad
> avere un flusso cos� consistente di antimateria diretto verso di noi... La
> maggior parte si annichiler�, credo.
>
> Sebastiano
Non sono un grande espero di raggi cosmici, anzi, se ce ne � qualcuno in
ascolto... beh, batta una colpo! Comuque grosso modo le cose stanno cosi':
Si osserva qui sulla terra una certa radiazione cosmica (primaria se la
vediamo
da fuori l'atmosfera, secondaria se la osserviamo da terra, dopo che ha
interagito con l'aria). Quella primaria � fatta quasi tutta di materia (il
rapporto
delle quantit� di antiprotoni e protoni � inferioire a 10^-5) e non c'� una
direzione
privilegiata da cui provenga (parlo delle particelle cariche!). Alcune di
queste
particelle arrivano con un'energia a
dir poco mostruosa (una piccola parte ha energie dell'ordine di 10^19 GeV!!!),
e
non c'� un modello che spieghi i processi che portano a formarle e poi ad
accelerarle
a queste energie. Qualunque siano questi processi, avverranno in alcuni punti
dell'universo, e coinvolgeranno, per esempio, un corpo celeste fatto di
materia.
Ora, trovo ragionevole pensare che se esistesse un corpo identico a quello,
ma fatto di antimateria, il prodotto dello stesso processo sarebbe un flusso
di
antiparticelle, invece che di antiparticelle. A partire da queste
considerazioni uno
in gamba (NON IO!! ^__^) potrebbe calcolarsi senza troppe difficolt�, il
flusso
di antiparticelle aspettato nell'ipotesi di una certa quantit� di antimateria
nell'universo,
considerando anche le interazioni con la materia interstellare.
Un saluto
Andrea
Received on Thu Apr 13 2000 - 00:00:00 CEST
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