(unknown charset) Re: Espressione intrinseca dell'accelerazione

From: (unknown charset) Luca Fini <lfini_at_arcetri.astro.it>
Date: 2000/04/07

On 4 Apr 2000, Loris Menghi wrote:

> Mi rivolgo a questo gruppo di news con la speranza che qualcuno riesca a
> risolvermi una domanda, la quale i miei compagni di corso non riescono a
> spiegarmela (secondo me) nel modo pi� giusto. Infatti si limitano a
> ripetermi la formula del libro e basta.

Non vorrei sembrare pignolo, ma qualunque corso tu stia seguendo devi
sicuramente curare di piu' grammatica e sintassi senza le quali anche in
fisica si va poco lontano ;-)

> Premesso che sono daccordo che l'accelerazione � un vettore che deve
> possedere sia una componente normale che una tangenziale, altrimenti non si
> spiegerebbero i moti curvilinei.

Un vettore non "deve possedere una componente normale ed una tangenziale".
Un vettore e' un vettore e basta. In qualche caso puo' essere conveniente
scomporlo in un sistema di vettori equivalenti per comprendere meglio
quello che accade. Nel caso del moto circolare uniforme lo si scompone in
una componente tangenziale ed in una radiale con lo scopo di far vedere
che la componente tangenziale e' nulla.

> a = s''t + s' 2/r n
> t detta componente tangenziale.
> n detta componente normale.
> La mia domanda, (probabilmente stupida) riguarda:
> Preso l'esempio di un moto circolare uniforme (ad esempio quello di un
> pianeta attorno al sole, trascurando il fatto che l'orbita sia ellittica),
> il quale chiaramente deve avere una accelerazione tangenziale nulla
> (altrimenti il numero di giri in tondo, aumenterebbero sempre di pi�) esso
> deve avere anche una componente normale, altrimenti il moto sarebbe
> rettilineo e non circolare; ma la cosa che non mi quadra, � il fatto che
> questa componente normale essendo una accelerazione e non una velocit�,
> porterebbe a far cadere verso il centro, il pianeta con velocit� sempre
> maggiore e che quindi per rimanere in orbita, alla stessa distanza dal
> centro, si necessiterebbe di una velocit� tangenziale maggiore e quindi di
> una accelerazione tangenziale!

Credo che la confusione derivi dal fatto che, inconsciamente, tu tratti il
problema come se accelerazione e velocita' avessero la stessa direzione,
come nel moto rettilineo. In questo caso invece l'accelerazione e' sempre
normale alla velocita', quindi non modifica il modulo della velocita', ma
solo la sua direzione. Infatti l'accelerazione e' per definizione una
variazione nel tempo della velocita', ma la velocita' e' a sua volta un
vettore e puo' variare sia come modulo che come direzione.

Se consideri un moto orbitale ellittico, avrai un caso un po'
piu' complicato in cui e' presente anche una componente tangenziale
dell'accelerazione, oltre a qualla normale. Infatti la velocita' varia nel
tempo anche in modulo. Questo non vuol dire pero' che il modulo della
velocita' aumenta continuamente, perche' la componente radiale
dell'accelerazione cambia periodicamente di verso e quindi il modulo della
velocita' oscilla fra due valori massimo e minimo.

                                                l.f.
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                              In a world without fences - who needs GATES?
Received on Fri Apr 07 2000 - 00:00:00 CEST

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