Luce e massa

From: dumbo <_cmass_at_tin.it>
Date: 2000/04/06

Mauro d'Uffizi <aduffiz_at_tin.it> il 4 aprile scrive:
>dare un significato reale a un punto di discontinuit�
>gi� mi sembra quantomeno azzardato, ma c'� da considerare
>che in pratica la luce non viaggia mai a c, in quanto non esiste
>il vuoto assoluto...
>E quindi domando, quand'� che � lecito usare quella formula
>per spiegare il paradosso dell'assenza di massa a riposo e
>la sua presenza a c ?

Stiamo parlando, per chi non lo sapesse, della formula
relativistica m = m(0) Z dove m � la massa di una particella
nel riferimento K, m(0) � la massa nel riferimento K(0) in
moto rispetto a K con velocit� v, e Z � il fattore di dilatazione

Z = [ 1 - ( v / c ) ^ 2 ] ^ ( -- 1 / 2 ).

Caro Mauro, � vero che v = c � un punto di discontinuit� di Z,
ma quello che bisogna considerare � la funzione m(0) Z in
blocco, non Z isolata. Con m(0) e Z che tendono simultaneamente
la prima a zero e la seconda a infinito la quantit� m(0) Z resta finita,
e questo non porta a difficolt�.
Non c'� insomma niente di paradossale in una particella che
viaggia esattamente alla velocit� c e ha m(0) esattamente nulla.

Certo, qualche difficolt� pu� sorgere se si cerca di immaginare
le cose dal punto di vista della particella. Se questa viaggia
esattamente alla velocit� c, vedr� s� stessa come un'entit�
senza massa, senza energia e con accelerazione infinita,
situazione decisamente mostruosa; ma ci si libera della difficolt�
pensando che sono affari suoi (della particella); noi umani
non possiamo in alcun modo metterci in quiete rispetto a una
particella del genere.

Come vedi, l'esistenza o meno del vuoto assoluto �
irrilevante; la verit� �, che non si conosce (almeno per il momento)
nessuna ragione che vieti l'esistenza di particelle con m(0)
esattamente uguale a zero e con v esattamente uguale a c.


Ciao!
Corrado

Corrado Massa
_cmass_at_tin.it
Received on Thu Apr 06 2000 - 00:00:00 CEST

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