Espressione intrinseca dell'accelerazione

From: Loris Menghi <lmenghi_at_libero.it>
Date: 2000/04/04

Salve mi chiamo Loris. Sono nuovo del gruppo.
Mi rivolgo a questo gruppo di news con la speranza che qualcuno riesca a
risolvermi una domanda, la quale i miei compagni di corso non riescono a
spiegarmela (secondo me) nel modo pi� giusto. Infatti si limitano a
ripetermi la formula del libro e basta.
Premesso che sono daccordo che l'accelerazione � un vettore che deve
possedere sia una componente normale che una tangenziale, altrimenti non si
spiegerebbero i moti curvilinei.
a = s''t + s' 2/r n
t detta componente tangenziale.
n detta componente normale.
La mia domanda, (probabilmente stupida) riguarda:
Preso l'esempio di un moto circolare uniforme (ad esempio quello di un
pianeta attorno al sole, trascurando il fatto che l'orbita sia ellittica),
il quale chiaramente deve avere una accelerazione tangenziale nulla
(altrimenti il numero di giri in tondo, aumenterebbero sempre di pi�) esso
deve avere anche una componente normale, altrimenti il moto sarebbe
rettilineo e non circolare; ma la cosa che non mi quadra, � il fatto che
questa componente normale essendo una accelerazione e non una velocit�,
porterebbe a far cadere verso il centro, il pianeta con velocit� sempre
maggiore e che quindi per rimanere in orbita, alla stessa distanza dal
centro, si necessiterebbe di una velocit� tangenziale maggiore e quindi di
una accelerazione tangenziale!

Spero di essere stato abbastanza chiaro nell'esposizione del problema.
Premesso che sono sicuro di sbagliare! Perch� le cose non sono cos�! Confido
nelle vostre risposte, le quali spero che siano in un linguaggio abbastanza
terra terra in modo da riuscire a capire la vostra spiegazione.

Scrivetemi all'indirizzo: lmenghi_at_libero.it

Ringrazio anticipatamente. Loris
Received on Tue Apr 04 2000 - 00:00:00 CEST

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