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From: FRANCESCO SARNARI <frasarn_at_tiscalinet.it>
Date: 2000/03/29

Stefano Colafranceschi <stefano82_at_libero.it> wrote in message
A01E4.28407$pn3.347468_at_news.infostrada.it...
>
> Buongiorno a tutti (qualunque ora sia); � la prima volta che scrivo in un
> newsgroup;
> sono uno studente liceale e mi chiedevo una cosa...
> A scuola stavo giocando con una penna e stavo cercando il suo baricentro,
> molte volte per� mi cascava da un lato, quello pi� lungo.
> Ho pensato che quello, essendo pi� pesante ed avendo pi� massa fosse
> pertanto attratto di pi� e quindi cadeva...
> Poi per� ho pensato che il problema del peso e della massa non centra
visto
> che un carro armato ed un sassolino ricevono la stessa spinta verso il
> basso, in
> questo caso la gravit�. L� per l� mi sembrava una cosa stupida ma non
riesco
> a trovare una risposta adeguata.
> Ho pensato anche a cose tipo la massa gravitazionale o inerziale, in
realt�
> non so bene cosa sono. Aiutatemi.
>
> Ciao Stefano,
allora, vediamo una cosa per volta.
Fai attenzione a non confondere la forza con l'accelerazione; infatti un
sassolino ed un carro armato, lasciati cadere, sono soggetti alla stessa
accelerazione, quella di gravit� g. Ma questo non significa affatto che essi
sono soggetti alla stessa forza. Infatti la forza peso p vale p=Mg e la
massa del sassolino � ben diversa da quella del carro armato.....

Veniamo ora a discutere il problema della ricerca del baricentro della tua
penna. E' chiaro che se tu hai una sbarretta omogenea (con stessa densit� in
ogni punto) il baricentro si trover� proprio nel suo punto medio. Ma se la
tua sbarretta non � omogenea, cos� come non lo � la penna a causa della sua
forma e/o del peso del tappo, il baricentro non si trover� pi� nel punto
medio, ma in un punto in cui sar� nullo il risultante dei momenti delle
forze applicate (in condizioni statiche, ovvero all'equilibrio). Per darti
un'idea, ti dico che il momento di una forza � una grandezza che dipende dal
modulo della forza, dalla distanza del suo punto di applicazione dal fulcro
attorno al quale ruota il tuo sistema, e dall'angolo che la retta passante
per il fulcro ed il punto di applicazione della tua forza forma con la forza
stessa.

Ti faccio un esempio pi� banale per esplicare meglio questo concetto di
momento di una forza: una porta.
Il fulcro sar� rappresentato dal cardine, la forza dalla tua mano che la
tira o la spinge. Ora, se tu applichi una qualunque forza, la cui direzione
giaccia su l piano della porta stessa non otterrai alcun risultato (apertura
o chiusura). Questo ti dice che l'angolo formato dal "braccio" e dalla forza
stessa non deve essere 0 oppure 180 gradi. Il risultato massimo (aprire la
porta con il minore sforzo) lo otterrai applicando la forza ortogonalmente
al braccio. Tutto questo che ti ho detto vale per un fissato valore del
braccio.
Se ora invece fissiamo un valore dell'angolo fra forza e braccio e variamo
la lunghezza del braccio tu avrai che se applichi la tua forza sull'asse di
rotazione non otterrai alcun risultato, mentre man mano che ti allontani da
esso a parit� di forza applicata aprirai o chiuderai pi� facilmente la tua
porta.
Spero di essere stato sufficientemente chiaro.
Fatti sentire se vuoi altre spiegazioni.
Ciao, Francesco
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Received on Wed Mar 29 2000 - 00:00:00 CEST

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