Paradosso di Newcomb e meccanica quantistica

From: <lunogled_at_hotmail.com>
Date: 2000/03/29

Recentemente ho avuto l'occasione di leggere un trattato che un mio
cugino, studente di filosofia, ha scritto sul paradosso di Newcomb.
A quanto pare , questo paradosso e' stato molto "gettonato" per
illustrare i limiti di concetti come "razionalita'", nonche' per le
sue implicazioni sociali.
La prima cosa che e' saltata in mente a me dopo averlo letto, invece,
e' la sua immediata connessione con la meccanica quantistica, e il fatto
che, con assunti molto generali sulle proprieta' "quantistiche" del
cervello, il paradosso cessa di essere tale.
Dopo una ricerchina, sia sui motori di ricerca che su dejanews, mi sono
accorto che, almeno sulla internet, l'argomento non e' mai stato
trattato.
Visto che in questioni filosofiche sono un principiante, vorrei
illustrare un'attimo le mie considerazioni, e chiedere se questa roba
sia gia' stata pensata da qualcun'altro.
Il paradosso va piu' o meno cosi':
Esiste un "mago" che riesce a capire completamente come funziona
la vostra mente, e a indovinare come vi comportereste in ogni
situazione possibile e immaginabile.
Voi entrate nello studio di questo mago, che vi pone davanti due
scatole: Una, trasparente, che contiene 1000 lire, l'altra opaca.
Vi comunica, quindi, che avete due opzioni:
O di scegliere TUTTE E DUE LE SCATOLE, oppure SOLO quella opaca.
Tuttavia, prima che siete entrati,
il mago ha analizzato la vostra mente, e
capito come vi sareste comportati se vi venisse fatta questa domanda.
Il mago NON vi dice la risposta, ma vi comunica che
SE questa fosse stata "scelgo tutte e due le scatole", lui avrebbe
lasciato la scatola opaca vuota.
SE invece avreste detto "scelgo solo quella opaca", il mago avrebbe
messo dentro questa un miliardo.
Qualunque fu la sua azione (che non avete visto), essa e'
stata compiuta 5 minuti prima che siete entrati, e nel periodo in cui
fate la vostra decisione, il contenuto della scatola e' gia' fissato.
CHE FARE?
Da un lato, il contenuto della scatola E' fissato, quindi ,qualunque
sia il contenuto della scatola opaca (chiamiamolo X) voi non potete
cambiarlo, e prendendo tutte e due le scatole avrete l'opportunita'
di incassare X+1000 lire, ovviamente di piu' che le X lire
avreste preso se sceglieste solo la scatola opaca.
Dall'altro, se voi ragionerete in questo modo, il mago ne ha tenuto gia'
conto, e vi ha punito svuotando la scatola opaca.
Cosa farebbe un'individuo libero e pensante razionalmente in questa
situazione? (Un problema piu' complicato e' quando l'analisi del
mago non funziona sempre, ma soltanto nella maggior parte dei casi.
A che punto prendere tutte e due le scatole diventa "razionale", posto
che siete a conoscenza della percentuale di errori nelle predizioni
del mago?)
Posto il problema, tentero' di esaminarlo sotto la prospettiva della
meccanica quantistica.
Nel farlo, viene assunto o che il cervello umano e' un "oggetto
quantistico" (un computer quantistico incredibilmente complicato), o che
trascende la meccanica quantistica (collassando le funzioni d'onda
in autostati al momento dell'osservazione, teoria di moda fra
alcuni fisici e filosofi) ma in un modo che non produce conseguenze
che violano i principi della meccanica quantistica che conosciamo.
Da qua, per quelli che conoscono la MQ, il ragionamento e' quasi
automatico.
Visto che il mago PUO misurare "come l'individuo reagisce alla domanda
di Newcomb", le due risposte ("prendo una sola scatola" e "prendo
tutte e due le scatole") sono autostati della "funzione d'onda"
del vostro cervello.
In ogni momento, il vostro cervello si trova in una superposizione
lineare di questi autostati, colassando (forse con un processo tipo
"variabili nascoste", che trascende la MQ) in uno di essi quando fate
la decisione.
Tuttavia, nel momento
in cui il mago misura come vi comporterete quando vi verra' fatta la
domanda, anche lui vi ha CAMBIATO la funzione d'onda del cervello in uno
degli autostati delle due possibili risposte.
Amenoche questa misura non viene fatta NEL MOMENTO STESSO della vostra
decisione questo NON fissa il risultato, visto che la funzione d'onda
del vostro cervello si evolvera' nel tempo fra la misura e la vostra
decisione finale.
Questo non cambia, tuttavia, che facendo questa misura, il mago ha
irrimediabilmente INFLUENZATO il modo con cui vi comportate.
Il "paradosso",quindi, viene privato di ogni significato, visto che
un comportamento influenzato in questo modo non puo assolutamente
definirsi razionale.
Qualunque cosa scegliereste, FORSE non avreste scelto quello che
avete scelto se il mago NON avrebbe praticato la sua misura.
Se volete, secondo la meccanica quantistica, la lettura del pensiero
che pratica il mago preclude il "libero arbitrio" del soggetto verso
cui la lettura e' applicata.
L'unico modo per salvare capra, cavolo e libero arbitrio e' se il mago
NON leggera' la risposta nella sua "sfera di cristallo".
In questo caso, sia il vostro cervello che la sfera di cristallo
continueranno ad essere in una superposizione di due autostati.
Allora, lui potrebbe "collegare" la scatola opaca alla sfera di
cristallo in tale modo che il contenuto della scatola opaca sia
determinato da cosa si legge sulla sfera.
In tal caso, anche la scatola opaca sara' in una superposizione
di due stati: "Scelta di prendere tutte e due le scatole E scatola
opaca vuota" e "scelta di prendere una scatola E scatola opaca
contenente un miliardo".
A colassare la funzione d'onda, in questo caso, sarete voi stessi
facendo la vostra decisione.
Il paradosso esposto sopra reggera sempre ,ma in realta' il mago
NON sapra' dirvi come reagirete, ma soltanto che in ogni caso
avrete il risultato da lui predetto.
In questo caso, ovviamente, la scelta "razionale" sarebbe prendere
SOLO la scatola opaca, visto che questa decisione colasserebbe la
funzione d'onda di questa scatola alla posizione di "questa scatola
contiene un miliardo".
A cosa serve tutto questo ragionamento?
Ad illustrare i profondi legami fra l'interpretazione "letterale"
della MQ e le questioni riguardanti coscienza e "libero arbitrio".
E a dare unm'esempio di come applicare i principi della MQ puo risolvere
problemi irrisolubili in un mondo "classico".
Giorgio Torrieri


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Received on Wed Mar 29 2000 - 00:00:00 CEST

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