"Soviet_Mario" <Soviet.Mario_at_CCCP.MIR> ha scritto nel messaggio
news:4c39bd02$0$12124$4fafbaef_at_reader4.news.tin.it...
> Infatti non escludevo affatto il rinnovabile. Anzi, dicevo che anche per
> le colture energetiche, per potere valutare il loro effettivo grado di
> rinnovabilit�, andrebbero fatti proprio questi conti.
> Se per coltivare un ettaro che mi da 50 litri di bioetanolo, ho usato nel
> complesso 40 litri di gasolio per trattori, fertilizzare etc etc, alla
> fine sono in perdita netta. Io non so come funga per le rinnovabili e non
> so come funga per il nucleare.
> Fin quando rimaniamo a ribruciare tutte le ton di vecchie scorie, probably
> questi costi sono ridotti al minimo.
> Se bisogna aprire altre miniere, mah ... non chiamiamola pi� energia a
> zero emissioni
Io la chiamerei infatti pi� opportunamente "a zero emissioni nette", nel
senso che per il nucleare almeno i volumi in gioco sono cos� modesti e il
ritorno energetico cos� elevato che qualsiasi altra alternativa ceteris
paribus non solo non fa meglio, ma peggiora enormemente le cose; per dire,
combustibili fossili compresi, � incredibile per es. come in Usa si consumi
tanto petrolio solo per il trasporto del carbone consumato nelle centrali
elettriche (~ mild di tonn/anno), se non ho fatto male i conti circa 3
milioni di barili al giorno su 20 complessivamente consumati in Usa
http://ambivalentengineer.blogspot.com/2008/07/burning-coal-is-burning-oil.html
> Ah, parentesi : lessi anni fa che sono in studio letti di resine ad
> adsorbimento (scambio ionico) da mettere alla fonda in sospensione nelle
> correnti marine per fissare l'uranio disciolto. Ne sai qualcosa ? Quanto
> uranio c'� disciolto nell'oceano ? Ci sono molti siti con correnti
> naturali e ricambio di acqua adatto a cavare fuori isotopi disciolti
> dall'oceano in questo modo ?
Mah, questa � una cosa su cui voi chimici avete pi� conoscenza, di sicuro
pompare l' acqua per ricavare l' U non ha il minimo senso energetico, a meno
di non passare ai reattori autofertilizzanti che necessitano solo < di una
tonn di combustibile/anno per GW� installato - ma a quel punto non serve
nemmeno nuovo uranio per millenni a venire, basterebbe semplicemente
riusare/riciclare le scorie e l' uranio depleto gi� prodotti (> 2,5 milioni
di tonn, con un grammo = MWgiorno di calore)
So che i coreani stanno seriamente pensando all' estrazione di alcuni
minerali strategici dall' acqua di mare, tra cui il litio che per� � ad una
concentrazione di "solo" ppm contro i ppb dell' uranio. Faccio inoltre
presente che nelle rocce ordinarie, per es. i graniti, torio ed uranio sono
presenti ad una concentrazione di > 10 ppm, per cui non vedo alcun interesse
pratico nell' estrazione dell' U dall' acqua di amre, a parte forse ragioni
di opportunit� o di tipo ecologico
>> e addirittura in quantit� molto pi� elevate
>> (per es. un reattore nucleare necessita solo
>> di una frazione dell' acciaio o del calcestruzzo di una pala eolica e cmq
>> molto meno che una centrale termoelettrica a vapore e 10-20 mila volte
>> meno
>> del combustibile da movimentare che una equivalente
>> centrale a carbone).
>
> Avrei detto che un reattore richiedesse tanto calcestruzzo ... e tutti
> quei sarcofagi ? Boh, non so i metri cubi in nessuno dei casi citati.
Le scorie prodotte in un anno da un reattore da 1000 MWe sono poche decine
di mc, di cui > 95% � ancora lo stesso uranio appena debolmente che � stato
estratto dalle miniere (e che esiste nel pianeta Terra da miliardi di anni).
Per valori cos� modesti questi tipi di discorsi non hanno granch� senso
considerando i mostruosi volumi in gioco di praticamente qualsiasi altra
alternativa energetica, kWh per kWh
Received on Mon Jul 12 2010 - 13:56:29 CEST