Re: Il futuro del nucleare, non solo in Italia

From: Luca85 <pres8_at_pres8.biz>
Date: Mon, 12 Jul 2010 09:06:17 -0700 (PDT)

> Forse � soltanto una mia impressione, sicuramente sbagliata, ma mi sembra
> che da parte di molte persone (non mi riferisco a chi � competente in
> materia, ma soprattuto ai politici e a parte della cosiddetta opinione
> pubblica) ci sia nei confronti dell'energia nucleare e della fisica
> nucleare in senso lato (molto misconosciuta, temo) un atteggiamento di
> ingenua meraviglia proprio dei primi anni del secondo dopoguerra e ancora
> in vigore almeno fino agli anni '60 dello scorso secolo.

Al grande pubblico ed alla politica sar� un aspetto completamente
sconosciuto, ma la fisica del nucleo dell'atomo e la fisica dei
reattori secondo me hanno un'eleganza d'altri tempi che pochi campi
hanno. Poteva avercela la fisica delle particelle quella fatta di
esperimenti di gruppi di poche persone. Le collaborazioni da 2'000
persone per esperimenti lunghi secoli sono snaturanti. Vedo colleghi
di tesi che hanno continuato nella fisica delle alte energie e staran
facendo ricerche importanti...ma quando li vedi che non sanno a grandi
linea quali sono i rivelatori usati negli altri componenti
dell'esperimento... Capisci che il giorno che ci sar� "la scoperta"
non sapranno neanche di preciso come � stata fatta e non saprebbero
replicarla.

> Era questa l'epoca in cui quasi ogni supereroe dei fumetti (della golden
> come della silver age), acquistava i propri poteri in relazione a qualche
> fenomeno nucleare pi� o meno esotico: l'uomo ragno, per il morso di un
> ragno radioattivo; i fantastici quattro, per un bombardamento in orbita di
> raggi comici di origine solare; Devil, per via di un contatto con un fusto
> di sostanze radioattive; Hulk, per gli effetti dell'esplosione di una
> bomba nucleare, raggi gamma veniva detto, e si potrebbe continuare a lungo.

come dimenticarselo! Non erano fantastici?
Avevo visto sul blog di Dario Bressanini un fumetto degli anni '60 che
spiegava ai bambini come costruirsi la camera da nebbia in casa e poi
guardare i raggi cosmici. Emozionante!

> Per prima cosa perch� la domanda fondamentale da porsi, quella
> propedeutica all'analisi di tutte le opzioni in campo, non la sento mai
> porre da nessuno, ovvero (limitiamoci a considerare l'Italia): "E'
> realmente necessario incrementare la produzione elettrica, implementando
> un piano energetico nazionale lungo e costoso o forse non sarebbe il caso
> d'investire tempo e denaro per ridurre in quantit� apprezzabile i consumi
> di energia elettrica", riducendo gli sprechi e ottimizzando le produzioni
> industriali?

Incrementarla no. Cambiare come viene prodotta la quantit� attuale
s�.
Secondo me il piano energetico con un'ottica di 30 anni �
fondamentale.In Italia allo stato attuale � ridicolo, sempre che sia
voluto e non si stia realizzando proprio per assenza di
pianificazione. "Usiamo metano come unica fonte". Ci si fa quasi tutta
l'elettricit�, i riscaldamenti, sta prendendo piede per i
trasporti....
Secondo me un piano sensato si occupa di diversificare i combustibili
fossili, incrementare le rinnovabili sensate (non quelle pi� di moda
in quel particolare anno), e puntare dove possibile sul ridurre i
consumi. Anche usando energie rinnovabili che non producono energia
elettrica. Ad esempio il solare termico oltre a fare acqua calda
sanitaria potrebbe ridurre i consumi elettrici di lavastoviglie,
alimentare pompe di calore per riscaldamento (e con tecnologie un po'
all'inizio pure per condizionamento) etc....

Nella mia opinione per come sono strutturati i consumi dell'Italia
installare reattori per 4-5 GW elettrici di potenza sarebbe sensato, e
di sicuro non diventeranno di troppo entro 50 anni. A meno di crisi di
livello inimmaginabile. (che come vedi dalle percentuali che propongo
� tutto fuorch� "usiamo solo nucleare")

> 1) le centrali elettriche attualmente attive sul nostro territorio hanno
> gi� ora potenzialit� produttive superiori al fabbisogno nazionale;

ci sono certe centrali che non le accendono mai perch� ultrainquinanti
ed ultrainefficienti. Il fabbisogno lo soddisfano se serve...Ma se ne
possono fare a meno evitano pure i gestori.
Poi non so se hai seguito i report mensili della terna. Con la crisi i
consumi sono scesi dell'8% in media. E nella primavera/estate 2009
c'era un surplus di acqua negli invasi quindi idroelettrico al massimo
delle potenzialit�. Che han fatto? Hanno smesso di importare
elettricit� e producevano solo in Italia esportando pure? No! Hanno
aumentato sensibilmente la frazione di energia importata perch�
conveniva comprarla e spegnere le centrali italiane.
Negli ultimi 3 mesi i consumi sono aumentati di nuovo. Siamo a un -4%
rispetto al precrisi.
Non so bene come possa essere il futuro. Ma grandissime diminuizioni
di consumi non le vedo (magari un dimezzamento entro 30 anni se
succede il miracolo...ma l� i 5GW elettrici ancora li sfrutteresti
tutti).
Received on Mon Jul 12 2010 - 18:06:17 CEST

This archive was generated by hypermail 2.3.0 : Thu Nov 21 2024 - 05:10:41 CET