On 4 Lug, 12:51, Enrico SMARGIASSI <smargia..._at_ts.infn.it> wrote:
> Luciano Buggio wrote:
> > L'unico albero al quale potrei essere impiccato quello della
> > simulazione
>
> Quelle simulazioni le ho fatte anch'io, con orbite circolari, ed il
> famoso "scambio" che neghi possa avvenire l'ho visto benissimo.
Il problema � che le orbite di Giano ed Epimeteo non sono circolari, e
quella simulazione non funzina se dai alle orbite il valore reale
dell'eccentricit�.
Ripeto per l'ennesima volta.
Si assumono per la simulazione due orbite di raggio che differisce di
una ventina di chilometri circa su 150.000 circa.
Nella realt� quel valore (che risulta dalla differenza tra i semiassi
maggiori), viste le eccentircit�, arriva 2000/3000 chilometri, � cento
volte pi� grande.
Le orbite dei due satelliti "si intersecano" ad ogni giro,
allontanando si cento volte dalla stretta striscia che sar�
nell'ipotesi della perfetta circolarit� traciata dal ferro di cavallo.
E quindi si sballer� tutto.
Ognuno dei due satelliti percorre degli epicicli con un raggio
dell'ordine del migliaio di chilometri:
Devo puntare il compasso con tale apertura sulla traiettoria a ferro
di cavallo e farre scorrere su di esso la punta mentre lo faccio
girare?
Gianmarco ha riconosciuto, mi pare, il problema, che tutti gli studi
fatti evitano.di affrontare (anche se alcuni lo segnalano)
Tu no?
Perch� non fai la simulazione imputando i dati veri, non quelli falsi?
Mettiamo che sia vero che due satelliti fatti cos� e cos� si scambiano
le orbite e si allontanano nel riferimento rotante, per la sola azione
gravitaiznale prevista d Newton.
Ed allora?
Noi stiamno parlando di Giano ed Epimeteo, che nonsono fatti cos� e
cosa, no?
Luciano Buggio.
http://www.lucianobuggio.altervista.org
Received on Sun Jul 04 2010 - 15:08:34 CEST