Preciserei qualcosa alla chiarissima esposizione di Walter
Valter Moretti wrote:
> 2) Questo "liquido" schizza nel vuoto a velocita' finita esattamente come la
> pietra, e quando raggiunge un'altro oggetto interagisce con quello, in quel
> posto e in quel momento.
In realta' le ONDE di questo liquido schizzano a velocita' finita. Il
liquido
in se' non ha una velocita' (e questa e; una delle differenze con un
liquido
vero).
> (posso pensare un fronte d'onda elettromagnetico che separa una regione
> vuota da una in cui e' arrivato il campo, questo fronte si muove con la
> velocita' della luce e interagisce con tutto cio' che incontra).
e appunto sono le onde che interagiscono con la materia.
> Nel caso della forza di gravitazione di Newton, apparentemente c'e' una
> propagazione a distanza a velocita' infinita della forza. Ma in realta' quello
> che accade e' che se muovi una massa, le masse intorno prima di saperlo devono
> ricevere la perturbazione gravitazionale emessa dalla prima. Purtroppo la
> descrizione di tale perturbazione non puo' essere fatta nel linguaggio di
> Newton, ma ci vuole la teoria della relativita' Generale
Pero' possiamo fare qualche passo avanti per capire la cosa anche senza
entrare nei meandri della relativita' generale.
Le perturbazioni di questo liquido dipendono anche dalla velocita'
di un oggetto, non solo dalla sua posizione (nel caso
dell'elettromagnetismo)
e addirittura, per la gravita', dalla sua accelerazione. Il risultato
finale e' che le condizioni del "liquido", e quindi i suoi effetti,
sono diretti verso il prolungamento della traiettoria che l'oggetto
stava percorrendo quando la forza (gravitazionale o elettromagnetica)
e' partita. Nella vita reale, in cui le accelerazioni sono abbastanza
piccole, e' come se la gravita' si propagasse a velocita' infinita.
Ad esempio un elettrone, muovendosi, "trascina" le perurbazioni del
liquido (il campo elettrostatico), che risultano dirette verso il
punto in cui e' ora. Se cambia bruscamente direzione, le perturbazioni
ci mettono un po' di tempo ad accorgersene,e continuano a puntare verso
il punto in cui l'elettrone avrebbe docuto stare.
Spero di non aver confuso le idee.
--
Gianni Comoretto Osservatorio Astrofisico di Arcetri
gcomoretto_at_arcetri.astro.it Largo E. Fermi 5
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Received on Wed Feb 16 2000 - 00:00:00 CET