Il Mon, 05 Jul 2010 07:49:12 -0700, Luciano Buggio ha scritto:
> Quello che io ta tempo sto chiedendo (e pare che finalmente la risposta
> ci sia (vedi il post di Frigeni) è se è stata dimostrata quell'identità
> ai fini del moto nel campo. Ma la tua rispost anon è chiara.
> Teorema di Gauss o quel che dici di seguito? Tutti e due insieme ?
> L'uno oppure l'altro?
Parlando di Gravità dobbiamo considerare _due_ corpi, diciamo due sfere A
e B. Il campo gravitazionale di A, sulla superficie della sfera e su
qualunque superficie sferica concentrica, per il t. di Gauss, è quello
che si avrebbe se la massa fosse concentrata nel centro della sfera
(concentrata nel centro... vabbé). Esaminando ora il suo effetto su B,
possiamo pensare di dividere B in sottili conetti con vertice nel centro
di A, e di intersecarli con dei gusci sferici di uguale spessore con
centro in A. La forza di gravità su ogni calotta sferica è proporzionale
al prodotto del campo gravitazionale, che è inversamente proporzionale al
quadrato della distanza, per la massa, che è direttamente proporzionale
all'area della calotta, vale a dire direttamente proporzionale al
quadrato della distanza. Quindi per ogni forza applicata "più vicina" ce
n'è una uguale allineata e applicata "più lontana". E naturalmente il
tutto è simmetrico per rotazioni attorno alla retta AB
> Che io rifiuti, per il problema posto, l'approssimazine è vero: devi
> dirmi però dove, nel porre il problema, io "approssimo da una parte".
Ad esempio facendo finta che esistano i punti materiali, o i corpi rigidi.
--
Il popolo ha scelto Barabba.
Received on Mon Jul 05 2010 - 22:16:19 CEST