Frequento il secondo anno del corso di Fisica dell'universit�
di Padova e mi piacerebbe avere dei chiarimenti sull'argomento
prediletto dai cultori di "scienza spettacolo" (termine da me
coniato per descrivere i lettori di riviste come "Focus" o di libretti
tipo "Costruire la macchina del tempo" o telespettatori di
trasmissioni come "La macchina del tempo" o "Stargate").
Ogni fisico degno di questo nome riconosce l'impossibilit�
(almeno attuale) tecnica e pratica di realizzare un congegno che
trasporti cose o persone a spasso nel tempo, ma non sono pochi
quelli che affermano che in linea teorica ci� sia possibile.
Non ho mai dato molto peso a tali affermazioni, classificandole
appunto come proprie della "scienza spettacolo". Mi sono dunque
trovato spiazzato quando il professor De Felice (noto esperto di
relativit� generale e titolare della cattedra di relativit� del mio
ateneo) ha dichiarato (peraltro proprio a "Stargate") che niente
esiste nella fisica teorica moderna che neghi la possibilit� di
viaggi nel tempo.
Ci� che non mi torna � la compatibilit� con la conservazione
dell'energia:
immaginiamo che il forno della mia cucina sia una macchina
del tempo e io non lo so; mosso dagli spasmi del mio stomaco
ci metto dentro un pollo per farlo arrosto, imposto la temperatura,
regolo il timer, ma poco dopo mi accorgo che invece di cuocersi
il pollo � sparito; infatti questo � ci� che da fisico sperimentale
registrerei se il mio pollo fosse partito per un viaggio nel tempo.
Come spiega la fisica teorica attuale tale scomparsa di energia?
Received on Thu Feb 17 2000 - 00:00:00 CET
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