Mauro D'Uffizi wrote:
> credo in altre parole di aver capito che il flusso di elettroni che chiude
> il circuito venga frenato dalla resistenza opposta dalla ionosfera, e
> pertanto la superficie della spira aumenti.
> Immagino che tu intenda una resistenza di tipo elettromagnetico, sbaglio?
Immagina pittoricamente una spira composta dal filo e da un pezzo di
ionosfera. Il filo si muove, e quindi la spira si "apre". Il fatto che
esista un campo magnetico concatenato crea un'elasticita' della spira,
a meno che la corrente indotta non compensi (con un controcampo
magnetico) l'aumento del campo concatenato. In pratica, i due rami
della spira resistono all'allontanamento, causando un attrito.
> -----------------------------
> >Non e' possibile in generale stabilire la "velocit� di un campo
> >magnetico".
> ------------------------------
>
> A questo proposito ti chiedo: sappiamo che non � possibile ottenere
> corrente, ma non potrebbe essere rilevata la ddp ai capi del conduttore ad
> esempio con degli elettroscopi?
Certamente. Ma poi che te ne fai?
> Spiego meglio. Quello che mi piacerebbe sapere �, paragonando il campo
> magnetico terrestre a quello prodotto da una barra magnetica, se questa
> barra ruota su se stessa solidalmente con la Terra, per cui il suo campo
> visto da terra pu� definirsi fermo, oppure se la barra ruota effettivamente
> su se stessa rispetto al riferimento terrestre.
Il campi magnetico terrestre e' generato da correnti nel nucleo.
Se ci sono campi elettrici, questi influenzano le cariche, e ne sono
in pratica schermati. Anche la superficie terrestre e' un ottimo
conduttore. Quindi, nel sistema di riferimento della Terra (ruotante)
non puoi avere campi netti, almeno su piccola scala.
Inoltre tieni presente che alla superficie della Terra il campo
elettrico
(verticale) e' di 200 V/m.
> Se noi disponessimo un conduttore isolato in posizione verticale, nel caso
> la barra ruotasse su se stessa, trascinando il campo da essa generato, il
> filo non sarebbe soggetto a forza di Lorentz?
> Se si, dovrebbe generarsi differenza di potenziale ai capi del filo.
> Sarebbe possibile rilevarla con metodi elettroscopici?
>
> E pi� in generale, � possibile con metodi elettroscopici, sfruttando la
> forza di Lorentz, rilevare lo scorrimento di un campo magnetico uniforme?
Si' a entrambe le domande, ma:
1) non devono essere presenti altri campi; 2) non devono esserci
conduttori che schermino il campo; 3) non devono esserci fenomeni di
ionizzazione da attrito con l'aria, o scarica della DDP per conduzione
atmosferica. In pratica, non e' facile soddisfare a nessuna di queste
condizioni.
--
Gianni Comoretto Osservatorio Astrofisico di Arcetri
gcomoretto_at_arcetri.astro.it Largo E. Fermi 5
http://www.arcetri.astro.it/~comore 50125 Firenze - ITALY
Received on Tue Feb 08 2000 - 00:00:00 CET