Re: indeterminazione e Laplace

From: Andrea Duggento <a.zduggento_at_fastnet.it>
Date: 2000/02/08

On 7 Feb 2000 12:14:28 +0100, Valter Moretti
<moretti_at_science.unitn.it> wrote:

>permette di non violare la causalita' e mettere d'accordo la relativita'
>con il "paradosso" di Einstein-Podolski-Rosen.
>...Come diceva Einstein "Il Signore e' sottile, ma non malvagio".

"raffiniert ist der Herr Gott, ..."

>Io preferisco la visione quantistica piuttosto che il rigido determinismo.

Anch'io.
Non ho elementi per dirlo ma a me sembra la corrente di pensiero che
va per la maggiore lass� del mondo di voi fisici.

>Forse nella visione quantistica, e nel suo indeterminismo c'e'
>posto per il nostro "libero arbitrio" (come pensa F. Dyson), che
>senz'altro non c'e' nel determinismo (anche ammettendo sistemi
>caotici).

Centro! E' proprio quello che stavo immaginando scrivendo il mio primo
post sull'argomento.
Le conseguenze che impone, sul piano filosofico, una scelta di visione
deterministica del mondo sono senza dubbio pesanti.
Sinceramente preferisco una visione "indeterministica" solo perch�
l'altra mi incute paura (molto poco scientifico da parte mia!).

D'altra parte � umano spaventarsi di fronte ad un mondo dove esiste
una realt� data che non pu� essere modificata perch� segue i binari di
leggi fisiche che non ammettono casualit� alcuna.
Non solo non c'� posto per il libero arbitrio ma neanche per alcun
tipo di libert� (e perci� responsabilit�).
Un mondo dove esiste un destino, inconoscibile, ma irrimediabilmente e
inesorabilmente dato.

Sono l'unico scemo a emozionarmi di fronte a queste cose?

Vorrei anche sapere se esistono argomenti pi� scentifici per sostenere
l'una o l'altra tesi.


Ciao

Andrea Duggento
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Received on Tue Feb 08 2000 - 00:00:00 CET

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