Re: R: E' possibile viaggiare piu' velocemente della Luce?

From: Franco <inewd_at_hotmail.com>
Date: 2000/01/25

> Provo a ragionare, forse ho capito, tu dici praticamente
> che sto' benedetto "corpo dotato di massa" quando si avvicina a c,
> NON aumenta la "massa" come io la intendevo (numero di atomi)
> ma aumenta la "massa" in senso energetico, cioe' sarebbero sempre
> gli stessi atomi (in stato di quiete) ma con un energia molto superiore,
> la stessa "massa" equivarrebbe a un corpo piu' grande in stato di quiete.
> Quando spingo un corpo, gli traferisco energia che si va a "sommare" alla
> sua.
> Che ne dici, a grandi linee ho capito ?

Direi che sia decisamente meglio che dire che aumenta il
numero di atomi :-).

Se sei sull'astronave in moto uniforme prossimo a C, non ti
accorgi di nulla, non diventi ciccione e non dici "uffa il
tempo non passa mai", ma e` tutto assolutamente normale. Non
direi pero` che gli atomi sono piu` energetici, perche'
rischi di essere capito male (un atomo con piu` energia
potrebbe anche essere un atomo eccitato, con gli elettroni
in orbitali piu` energetici di quelli di equilibrio
stabile).

Visto che non sono uno specialista di relativita`, non oso
farmi delle immagini mentali di che cosa capita, o spiegare
in parole semplici, perche' rischio, anche
involontariamente, di introdurre degli errori, o di indurre
in altri degli errori.

Tutti i paradossi della relativita` derivano dal vedere con
la nostra "esperienza quitidiana" delle situazioni che sono
ben al di fuori di quanto vediamo normalmente.

> Una propulsione NON Newtoniana viola il principio di conservazione della
> quantita di moto,
> vedi il sito http://www.mywebpages.com/asps/ per altre informazioni.

Fa parte di quei principi generali che per essere violati
richiederebbero che lo spazio fosse non uniforme (se ben
ricordo, fisica matematica e` tramontata oltre l'orizzonte
degli eventi ricordati :-))

> Non credo a nessuna di queste teorie, a me risulta che nessuna e' mai stata
> verificata
> sperimentalmente e quindi riproducibile, quindi per me sono al 99% errate,
> non escludo la possibilita' (1%) che si possa ottenere energia a basso o
> a bassissimo costo, ma mai gratis!
> Dal nulla non si crea nulla, nulla si crea e nulla si distrugge.

Se "credi" nel principio di conservazione dell'energia,
perche' non in quello della quantita` di moto?

In realta` nelle teorie non si "crede", non si ha "fede":
non si richiede una adesione ad un inevidente. Si guarda se
la teoria e` plausibile, innanzi tutto con la matematica
(gli errori di calcolo sono sempre in agguato), poi con la
fisica di basso livello (ad esempio analisi dimensionale), e
poi si guarda se quanto previsto dalla teoria sia coerente
con la massa di dati sperimentali che abbiamo. Se la teoria
proposta (zero point energy=ZPE, tappeto antigravitazionale,
propulsione non newtoniana) e` ragionevolmente spiegata in
linguaggio matematico e fisico, spiega tutto quello che
sappiamo e aggiunge qualche nuova previsione, allora potebbe
essere interessante da studiare. A questo punto possono
subentrare i problemi sperimentali: ad esempio la teoria non
funziona.

Ma se gia` a livello di principio non rispetta quello che
sappiamo, allora ci sono dei bachi nella teoria stessa. Ad
esempio dici: ZPE non va bene perche' viola la conservazione
dell'energia. Stai usando un principio per invalidare alle
sue basi tutta la teoria. Altro esempio: con un tappeto
antigravitazionale si potrebbe costruire una macchina che
realizza il moto perpetuo, e questo sarebbe contrario alla
termodinamica che conosciamo. Per la PNN, a parte la
violazione della conservazione della quantita` di moto, c'e'
anche la violazione del limite di c per oggetti dotati di
massa: la relativita` ristretta non dice che se si spinge un
oggetto con reazioni chimiche non si puo` arrivare a c, in
altri modi invece e` possibile. La limitazione e` di
carattere generale.

Io ad esempio ho inventato la teoria F. Questa ingloba tutte
le "leggi" e conoscenze fisiche, ma aggiunge una nuova
famiglia di particella, i "cosoni", che per definizione non
sono osservabili e non interagiscono in alcun modo con la
materia, i campi e quant'altro. Stiamo vivendo in un mare di
cosoni. Questi possono essere cosoni reali, immaginari o
ideali, e risuonano fra di loro alla frequenza di 9.46
risonanze per lunazione, ecc. ecc.

Capisci che una teoria del genere non ha alcun senso: ad un
certo punto ci deve essere un esperimento discriminante che
mi permetta di rilevare i cosoni, altrimenti sono particelle
abbastanza inutili.

Piccola conclusione: le teorie devono essere matematicamente
e fisicamente corrette, e verificabili. Da notare che neglio
stati uniti esiste una rivista dedicata alla realizzazione
del moto perpetuo (o equivalente), mi pare si chiami free
energy, e dimostra che c'e' parecchia gente che "crede" (e
qui il verbo e` corretto), in cio` che vuole credere, senza
preoccuparsi di verificare i fondamenti di quanto viene
asserito.

> Questa non la sapevo :-|, non ho mai letto in nessuno dei miei libri
> argomenti che
> trattino le contraddizioni fra le due teorie da te citate.
> Perfavore, puoi farmi qualche esempio di contraddizione teorica?
> P.S.: in modo semplificato se puoi. :-)

Problema della semplificazione :-). Il fatto e` che la
relativita` e` una teoria deterministica: dice un oggetto ha
una certa velocita` v, una massa m, si sposta lungo certe
geodetiche, ecc, ecc. E` una teoria di tipo deterministico.
La MQ invece e` di tipo statistico: le funzioni che usa non
dicono l'oggetto e` qui, ha una certa velocita`, ma entrano
in gioco i concetti probabilistici, e le due visioni del
mondo sono incompatibili fra di loro. Addirittura le
funzioni d'onda che vengono usate per descrivere ad esempio
dov'e' una particella sono grandezze complesse, che per se'
non hanno significato, ma per poi avere delle probabilita`
si deve prenderne il modulo al quadrato.

E` come cercare di conciliare un antico filosofo/scienziato
che dice "il mondo e` fatto di acqua e di fuoco SOLAMENTE" e
un altro che dice "il mondo e` fatto di aria e di terra
SOLAMENTE": le due visioni sono incompatibili (e non
togliere il solamente, perche' cambieresti la teoria).

> Il chimico-fisico P.J.W.Deybe disse una volta parlando della teoria fisica:
> "Se lo scienziato non e' in grado di descriverla in termini comprensibili
> all'uomo comune,
> allora neppure egli l'ha compresa".

non sono totalemente d'accordo, perche' l'uomo comune ha una
esperienza macroscopica di livello "1 metro" "1 secondo" "1
kilogrammo", quando lavoro con i nanosecondi, oppure pochi
strati molecolari non mi faccio una immagine di quello che
sta capitando, uso le equazioni: potrei spiegarlo, ma
sicuramente non verrebbe capito correttamente (come e`
capitato a E=mc^2).

Inoltre c'e' il problema del linguaggio: l'uomo medio non sa
che differenza ci sia ad esempio fra forza ed energia, e
nelle spiegazioni puoi confondere le due cose o essere
capito male.

Ciao

Franco

PS: fisici veri di questo gruppo, mi date una mano? Grazie!
Received on Tue Jan 25 2000 - 00:00:00 CET

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