Alberto BARSELLA wrote:
> Sotto hai suggerito di usare l'energia per calcolare la condizione
> finale, ma la stessa cosa la puoi fare per la deviazione massima,
> semplificando i calcoli (in fondo l'esercizio non chiede la
> traiettoria, ma solo la massima compressione).
>
> Se passi nel sistema di riferimento del centro di massa, il momento di
> massima compressione e' quello in cui i due vagoni sono fermi e tutta
> l'energia e' nelle molle dei respingenti. A questo punto basta
> scrivere k x^2 = energia iniziale e il gioco e' fatto.
> (kx^2 = 1/2kx^2 del primo respingente piu' 1/2kx^2 del secondo: se non
> sono uguali serve una relazione in piu', perche' il sistema diventa a
> due incognite).
La deformazione che avevo calcolato era quella complessiva. Non avevo
pensato a questo metodo, non essendo un meccanico.
A dire il vero il problema l'avevo "tradotto" in termini elettrici,
con due condensatori (i due vagoni) e un induttore (le molle), e avevo
usato i toremi dell'elettrotecnica. la deformazione massima l'avevo
calcolata usando il concetto di impedenza del circuito risonante.
Poi avevo cercato la soluzione "classica", visto che non mi sembrava
il caso di dare quella "elettrica".
In effetti il metodo che suggerisci e` molto piu` semplice, ma si
presta ad una domanda imbarazzante per lo studente (che un bravo prof.
un po' carogna potrebbe fare): nel sistema di riferimento in cui il
secondo vagone e` fermo, l'energia cinetica totale, prima dell'urto,
vale 1J. Invece nel sistema di riferimento del centro di massa,
l'energia cinetica totale prima dell'urto (sommando i contributi di
entrambi i vagoni) vale 0,429J. E l'altra dov'e' finita?
Ciao, grazie della segnalazione!
Franco
Received on Wed Jan 26 2000 - 00:00:00 CET
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