R: Attrito e I principio termodinamica

From: Giovanni Rana <fraggyNOSPAM_at_libero.it>
Date: 2000/01/18

Valter Moretti <moretti_at_science.unitn.it> wrote in message
387D8186.60C1_at_science.unitn.it...
>
> Francesco Esposito wrote:
> >
> > Valter Moretti ha scritto:
> > ....
> >
> > Grazie per la risposta!
> > E' grosso modo quello che avevo pensato io.
> > La cosa che mi preoccupa e' che l'articolo in questione e' stato
pubblicato
> > sul bollettino dell'AIF, Associazione per l'Insegnamento della Fisica,
che
> > dovrebbe essere un riferimento per gli insegnanti di Fisica delle scuole
> > superiori.
> >
> > Ciao
> >
> > Francesco
>
> Ciao, prego. Questo dimostra purtroppo il livello delle "cultura"
> media degli insegnanti di fisica delle scuole superiori ma anche, ed e'
> peggio, di chi pretende di aggiornarli!
> Mi meraviglio comunque che non abbiano commesso l'errore classico
> di pensare che il lavoro fatto da piano sullla massa fosse uguale
> e contrario a quello fatto dalla massa sul piano. Almeno su questo
> punto qualcosa hanno capito.
>
>
> Comunque le cose *forse* cambieranno: ieri e l'altro ieri ci sono
> state le prove scritte per l'abilitazione all'insegnamento nelle
> superiori in matematica, fisica e matemamtica&fisica ed alcune
> prove erano piuttosto difficili anche per persone con un
> dottorato di ricerca in fisica o in matematica. P�ro' dubito
> fortemente che gli esaminantori fossero in grado di svolgerle, per
> cui temo che alla fine passeranno "cani e porci".
>
> Ciao, Valter Moretti
Vorrei aggiungere che considerando una sorgente di calore fra i due corpi si
ha un flusso di
calore discontinuo alla parete di separazione, ma ci� non � un problema
perch� , come fai giustamente notare, il lavoro sui due sistemi parziali non
� affatto uguale ed opposto, anzi � facile vedere che c'� una discontinuit�
pure nel flusso in modo lavoro uguale ed opposta alla discontinuit� del
flusso in modo calore.
Inoltre ti chiedo un parere sul seguente caso arcinoto, "simile" a quello
di Francesco, che riporto con la traccia e il ragionamento fatto da molti
 sbagliato).
Un blocco di massa m cade da fermo da quota h1 , rimbalza sul pavimento e si
ferma di nuovo a quota h2: Ipotizziamo che tutta l'energia meccanica
dissipata resti al blocco.

Let's do: sia Eb l'energia totale del blocco, Pb la potenziale (scelgo come
livello 0 quello del pavimento) ed Ub l'energia interna del blocco.

Eb1 = Ub1 + Pb1 = Ub1 + m*g*h1;

Eb2 = Ub2 + Pb2 = Ub2 + m*g*h2;

delta Eb = Q + W;

 Q = 0; stavolta fila, visto che
l'urto col pavimento dura pochissimo

Il lavoro esterno � pari alla diminuzione di energia meccanica, e
all'aumento di energia interna: ma allora

delta Eb = delta Ub + delta Pb = 0 + W = delta Pb => delta Ub = 0, e delta
Eb non � zero!

Tu come la vedi? Io ho risolto la cosa, ma spero di sbagliarmi, se no libri
universitari di Fisica I ci farebbero una ben magra figura...
Received on Tue Jan 18 2000 - 00:00:00 CET

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