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From: Santo <giudisanto_at_tiscalinet.it>
Date: 2000/01/09

xself <xself_at_yifan.net> wrote:
>
> Consideriamo una grande massa isolata di gas ideale ed in quiete.
> A causa delle reciproche attrazioni gravitazionali fra le particelle col
> tempo tale massa si compatter�.
> Durante questo processo aumenta il grado di ordine del sistema, ma
> l'entropia non pu� certo diminuire perch� il sistema � isolato.
> Esiste quindi una discordanza fra entropia e caos?
> Cosa ne pensate?


Se ho interpretato bene il senso della domanda,non � un semplice
dubbio sui motivi per i quali i conti non tornano(o sembrano non tornare),ma
ha un significato pi� profondo.
L'universo nel corso della sua evoluzione,partendo dalla
configurazione iniziale omogenea di un amalgama primordiale
privo di struttura,ha via via aumentato il suo "ordine"(attenzione per�
all'uso di questo termine!),diventando sempre pi� organizzato.
Oggi possiamo osservare nel cosmo ammassi di galassie,galassie,sistemi
planetari,ecc.
Tutte queste strutture un tempo non c'erano.
Se consideriamo un gas omogeneo ed instabile,perturbazioni minime
della densit� renderanno alcune zone pi� attrattive di altre aggregando
il materiale circostante.
Questa aggregazione,aumentando la perturbazione nello spazio
circostante provoca un ulteriore eterogeneit� che ancora aggrega
entit� separate e via di questo passo.
L'"ordine" che si osserva su scala cosmica � dovuto proprio alla
gravit�.
Il fatto che in natura ci sia una tendenza continua ad aumentare
l'organizzazione della materia (che sembra contrastare con lo
spirito del II principio della termodinamica)ha suscitato anche
l'attenzione di grandi fisici come Roger Penrose.
Egli ha pensato ad una grandezza matematica che misurasse l'irregolarit�
gravitazionale e aumentasse sotto l'azione della gravit� stessa (una
sorta di entropia del campo gravitazionale),ma il suo tentativo non
ha avuto esito positivo.
L'interesse di un fisico cos� importante per la faccenda dimostra che
il tuo dubbio � del tutto giustificato.
Se si osserva l'universo a qualsiasi livello,dal macroscopico al
miscroscopico,� evidente come la tendenza verso livelli di organizzazione
superiore sia inesorabile.
Mentre su grande scala si verificano fenomeni come quelli di cui ho
parlato,ad un livello inferiore si assiste alla formazione di atomi e
molecole
sempre pi� complessi, fino alla formazione della vita.
Si possono fare tantissimi esempi che dimostrano come questo
processo sia presente dappertutto.
E tutto questo avviene mentre il II principio afferma che l'ordine
nell'universo va diminuendo.
Ed infatti � quello che accade sempre,senza nessuna eccezione,come
ti faceva giustamente notare Valter Moretti.
Parlare di "ordine" pu� essere causa di equivoci per l'immagine
mentale che noi abbiamo del concetto di ordine;allora il progressivo
strutturarsi della materia sembra aumentare l'ordine,contraddicendo
il II principio.
Alcuni fisici propongono la distinzione tra ordine e organizzazione.
L'ordine attiene alla termodinamica ed � quello di cui parla il
II principio,l'organizzazione � quella di cui ho parlato prima.
Mentre la prima � quantificabile,perch� descritta da una precisa
grandezza fisica(l'entropia),la seconda ,per quanto la tendenza
all'organizzazione sia evidente,resta solo un concetto astratto e non esiste
una sua definizione fisica.
Qualche fisico pensa che anche dietro l'aumento di ordine si possa
nascondere un vero e proprio principio,come il IIp.d.t.,ma finora nessuno e
riuscito a formalizzare tali speranze(velleit�?).
Se posso esprimere la mia opinione,io credo che la sorgente di
organizzazione non sia solamente la gravit�,che agisce solo su scala
cosmica,ma anche le altre forze che determiano forme pi�
organizzate a livelli inferiori.
Quindi qualsiasi studio,come quello di Penrose,che voglia capirne dippi�,
non deve insistere solo su un aspetto,ma esplorarli tutti.


Ritornando a quello che tu dicevi all'inizio a proposito di gas ideale.
Ammettendo anche che le particelle siano in tutto ideali a parte la
possibilit� di esercitare attrazione gravitazionale(quindi non � veramente
un gas ideale),queste cominceranno a muoversi dallo stato iniziale di
quiete.
Poich� l'agitazione termica � sinonimo di >temperatura,l'entropia
aumenta.
Contemporaneamente l'omogeneit� iniziale viene rotta e il gas si
organizza(anche se la dinamica precisa non � facile da individuare).
Se invece si rende ancora pi� reale il modello,immaginando urti
dissipativi tra le particelle(che adesso quindi non sono pi� gas,ma
per esempio polveri o qualsiasi altro oggetto di dimensioni superiori)
La dissipazione alla fine fermer� le particelle(scusate se uso ancora
il termine "particelle") ma la temperatura,a causa degli urti aumenter�
come prevede il II principio.
Contemporaneamente si former� un ammasso di materia che rappresenta
una forma superiore di organizzazione.
Degli altri casi ha gi� parlato Valter Moretti quindi non � necessario che
io
aggiunga altro.

ciao
Received on Sun Jan 09 2000 - 00:00:00 CET

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