Re: La Nuova Fisica

From: Valter Moretti <moretti_at_science.unitn.it>
Date: 2000/01/10

Justinian wrote:

> Mi riferivo, in parte, a recenti risultati sui laser di potenza, che
>hanno permesso di raggiungere potenze di numerosi ordini di grandezza
>superiore a quello che si faceva appena 10 anni fa . Questi laser hanno > campi che iniziano ad avvicinarsi alle soglie previste per vedere
> effetti tipo polarizzazione del vuoto, con tutte le conseguenze
> interessanti che ho gi� descritto in altri post.
>

Ciao, grazie ora capisco cosa volevi dire. Pero' la polarizzazione del
vuoto rispetto a quale campo e'? Ti riferisci al vuoto del campo di
Dirac e forse alla produzione di coppie REALI elettrone positrone per
effetto Schwinger? Purtroppo
la parola "polarizzazione del vuoto" significa ormai un mucchio di cose,
per lo piu', in assenza di gravita', si riferisce all'effetto Casimir,
che al contrario di quello che si racconta e' ancora MOOLTO problematico
dal punto di vista teorico, anche se qualcosa c'e', visto che e' stato
visto qualcosa sperimentalmente. Per farti un'idea dei problemi, perche'
qualche mese fa me ne sono occupato, ti diro' che ci sono almeno 4 modi
distinti di fare il calcolo dell'energia di Casimir e in generale non
coincidono i risultati ottenuti. Inoltre ci sono delle divergenze nei
calcoli fatti nella maniera che sembra piu' "fisica" che non si tolgono
manco a morire e dipendono dal bordo della regione di spaziotempo che
consideri...


> Al contrario mi chiedo cosa si sia ottenuto con i mostruosi
> acceleratori
> di particelle costruiti negli ultimi 30 anni, se non misurare la massa > di
> qualche
> particella con N cifre significative, o costruire particelle mostruose che
> non
> esistono in natura e non hanno la minima applicazione pratica.
>


Qui sono solo in parte d'accordo con te.

1) Sono d'accordo con te che gli investimenti fatti nella direzione
della fisica delle alte energie sono ormai ordini di grandezza superiori
a quelli fatti in tutti gli altri campi della fisica e dato che i fondi
sono limitati tutti gli altri campi ne soffrono e questo non e' per
nulla giusto per un mucchio di ragioni. Si dice che procedere per questa
strada permetterebbe entro pochi anni di toccare energie per accedere
a "livelli superiori" (supersimmetria) di conoscenza e discernere tra
varie teorie al momento in competizione (in particolare riguardo alla
quantum gravity). Io credo che pero' non siano da escludere anche gli
interessi economici delle lobbies degli sperimentali e che le
aspettative siano molto meno certe di quanto non si racconti.

2) Sono d'accordo con te che le scoperte profonde fatte negli ultimi 30
anni siano pochissime rispetto a quelle degli anni precedenti del '900
malgrado il numero della gente che lavora nel campo delle alte energie e
gli investimenti siano incomparabilmente superiori.
Questo significa che c'e' qualcosa che non si e' capito a fondo e che
forse la nostra fisica delle alte energie e' simile alla teoria degli
epicicli di Tolomeo...


3) Non sono d'accordo con te sull'importanza scarsa dei pochi risultati
ottenuti nella fisica delle alte energie, perche' non si tratta solo di
misure con tante cifre significative, si tratta anche del fatto che il
modello standard e' stato corroborato dall'esperienza molto bene anche
se rimangono ancora un mucchio di problemi (es. il bosone di Higgs che
non e' stato osservato). In ogni caso sono stati raccolti tantissimi
dati e forse ci si trova nella analoga situazione di quella degli
spettroscopisti di inizio secolo che aveveno i dati ma non sapevano
interpretarli. Ma senza quei dati, la meccanica quantistica non sarebbe
mai nata.

4) Non sono d'accordo con te sul fatto che la fisica delle altre energie
"non serva a niente" o meglio, questo e' fuori contesto.Mi spiego
meglio: nella nostra cultura occidentale che ha le radici nel pensiero
greco antico la Scienza non *deve* servire a niente, la Scienza e' un
fine o un valore in se', solo secondariamente puo' essere considerata
un mezzo, ma allora si parla di *tecnologia*. Piu' in generale la
Conoscenza nella nostra cultura e' un valore in se' e non ha bisogno di
applicazioni. Stai scambiando la tecnologia con la scienza in questo
punto. La tua osservazione e' del tipo "la Gioconda di Leonardo non
serve a niente". Questa proposizione e' priva di senso perche' stai
usando il concetto si "servire" a qualcosa che NON e'necessariamente
uno strumento nella sua natura.
E' vero poi che la scienza moderna ha un potere tecnologico perche'
quasi sempre consente, con le sue proposizioni *predittive*, di
allargare il nostro dominio sulla materia. Ma non e' sempre cosi'. Per
esempio la cosmologia difficilmente "serve" a qualcosa tecnologicamente
parlando, eppure e' considerata scienza.
D'altra tutto cio' e' un fatto ben chiaro nella nostra cultura che e'
sopravvissuto alla cultura essenzialmente laica greca antica attraverso
quella cattolica medievale. Se hai studiato la Divina Commedia
ricorderai che Ulisse discutendo con Dante (o meglio con Virgilio)
riporta una sua arringa, che evidentemente corrisponde al pensiero di
Dante, dove si dice "...Fatti non foste per viver come bruti, ma per
seguire Virtute e Canoscenza..." La "Canoscenza" e' dunque un fine.

Ciao, Valter Moretti





> Tutto qui.
>
> Justinian
Received on Mon Jan 10 2000 - 00:00:00 CET

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