Maurizio Covini wrote:
> Attualmente nessuno studio definitivo � stato pubblicato sull'effetto delle
> radiazioni elettromagnetiche sul cervello umano.
Uno studio "definitivo" su un argomento cosi' complesso non
verra' mai pubblicato, perche' e' impossibile dire "l'ultima parola".
Pero' alcune cose le sappiamo.
> E' vero quello che si � sentito in televisione degli studi fatti svolgere
> dalla Motorola
> e poi interrotti, visti i risultati (non definitivi) che si stavano
> ottenendo.
Questo invece e' falso. L'argomento e' correntemente studiato
in decine di laboratori nel mondo. La Motorola semplicemente
non puo' fermare la ricerca (ne' mi risulta ci stia provando)
.
> Le certezze che per ora si hanno sono:
> 1)Totale assorbimento della radiazione da parte del lobo cerebrale.
> Esistono delle mappe cerebrali in cui � possibile vedere tramite
> metodo dei falsi colori l'assorbimento della radiazione nei vari lobi
> cerebrali, e il risultato � inconfutabile.
Puoi fare le mappe che credi. L'assorbimento non e' per niente "totale",
della potenza irradiata dall'antenna tipicamente meno di meta'
viene intercettata dalla testa, meta' di questa viene riflessa, e
meta' di quella che passa viene assorbita/riflessa prima di arrivare
al cervello. Meno del 10% della potenza irraggiata arriva al cervello
(dove in effetti viene rapidamente assorbita).
> 2)Lieve innalzamento della temperatura nel lobo soggetto a radiazione.
Se ti fai 2 conti di capacita' termica e potenza disponibile, vedi che
e' molto difficile ottenere innalzamenti di temeperatura maggiori di
qualce decimo di grado, e anche questi solo dopo esposizioni lunghe
(decine di minuti).
> La rete neuronale � estremamente sensibile a variazioni di temperatura,
Vero, con un grado di aumento di temperatura (ad es. accaldato dopo
una corsa) ho disturbi neurologici percepibili, mi gira un po'
la testa, faccio fatica a concentrarmi, ecc. Se l'aumento e' di diversi
gradi posso facilmente cominciare a delirare (mi succede gia' con
la febbre sopra 40, quindi con un aumento di temperatura di 3 gradi).
Ma non mi risulta di avere "danni permanenti". Variazioni di
temperatura di 0.1-0.2 gradi le abbiamo tutti i giorni. Sicuramente
corrispondono ad alterazioni misurabili di qualche parametro biochimico,
ma se questo corrispondesse a danni permanenti, saremmo tutti belli
e morti. E fare jogging sarebbeun'attivita' pericolosissima.
> 3)Il cervello e tutta la componente neuronale comunica attraverso segnali
> di tipo elettrico (potenziali d'azione) e segnali di tipo magnetico, che
> sono oggetto ancora di studio, si ritiene dunque che un'interazione, con
> una radiazione elettromagnetica, possa a lungo termine modificare i campi
> elettrici e magnetici generati da neuroni, corpi cellulari e gangli
> nervosi
I campi elettrici a livello cerebrale quanto sono intensi? 100 V/m? (su
un assone
lungo qualche mm) 10 V/m? (su un assone che percorre un bel tratto di
cervello)
Molto piu' probabilmente 1 milione di V/m (su una sinapsi o sulla
sezione di
membrana che si depolarizza).
I campi indotti dai telefonini difficilmente superano, dentro il
cervello,
1 V/m. Campi tipici sono minori di 0.1 V/m. Se voglio indurre un campo
in
grado di influenzare un potenziale di azione devo in pratica infilare la
testa in un forno a microonde. Il cervello frigge prima.
Inoltre la risposta delle membrane biologiche ai campi cala
drasticamente
sopra il MHz, Le strutture cellulari non ce la fanno a seguire il campo,
se questo oscilla troppo rapidamente.
--
Gianni Comoretto Osservatorio Astrofisico di Arcetri
gcomoretto_at_arcetri.astro.it Largo E. Fermi 5
http://www.arcetri.astro.it/~comore 50125 Firenze - ITALY
Received on Thu Dec 02 1999 - 00:00:00 CET