-- Se non fosse stato per il banco di sabbia vi avrei bruciato tutti in volata. Diego <diegoref_at_hotpop.com> wrote in message 81odi2$d2b$1_at_nslave1.tin.it... > > A che serve? Qual � il suo vantaggio? Sapete qualche sito che ne parla? > GRAZIE!!! > > E' un argomento difficile da spiegare, soprattutto perch� non so cosa sai gi� tu del Mosfet o di altri transistori come BJT o JFET. In breve e nel modo pi� semplice posso dirti che: 1) E' costituito da tre morsetti G(gate),S(source),D(drain), infece dei classici due morsetti di un qualunque resistore o di un diodo. 2)Dal punto di vista fisico � realizzato attraverso l'unioni e di giunzioni p(drogate con fosforo) e giunzioni n(drogate con Boro) secondo uno schema: pnp o npn 3)Dal punto di vista elettronico i vantaggi sono: a)Ricevi corrente al mosresso D, ma comandi in tensione la differenza di potenziale fra G ed S, esci quindi dal classico schema del resistore in cui applichi la legge di ohm V=RI b)Per le sue caratteristiche semiconduttrici in relazione alla tensione che fornisci fra G ed S hai un comportamento resistivo in una zona di funzionamento(cosa che non interessa a nessuno) e un comportamento da generatore di corrente "quasi ideale" in un'altra zona di funzionamento e questo � molto importante nei circuiti elettronici. c)A seconda del morsetto che consideri hai impedenze diverse, per esempio: non puoi iniettare corrente passando dal Gate, perch� questo � isolato dal resto del sistema dall'ossido di silicio (SiO2). Quindi il G ha un'impedenza infinita e pu� essere solo comandato in tensione per far poi arrivare la corrente al Drain tramite il Source d)Il Drain ha un'impedenza infinita, perch� da quel lato si pu� solo ricevere corrente, ma non imporla nel circuito. e)Il Source � il morsetto che fornisce corrente (elettroni o lacune) e presenta un impedenza =1/gm . Dove gm � la transconduttanza tipica del Mosfet. 4)L'utilizzo che si fa dei Mosfet � prevalente nei circuiti in cui � necessaria un'amplificazione del segnale elettrico in corrente. E' utilizzato anche per realizzare amplificatori differenziali, ovvero quegli amplificatori, che se avessero un comportamento ideale amplificherebbero solo differenze di potenziale ai morsetti di ingresso senza amplificare segnali costanti o di modo comune. Comunque se ne vuoi capire qualcosa ti consiglio il libro "Circuiti elettronici" di Lacaita,Sampietro ed. Clup Se vuoi posso darti una risposta pi� chiara se mi dici cosa ti serve veramnete. Ciao MaurzioReceived on Mon Nov 29 1999 - 00:00:00 CET
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