Re: Il suono, questo sconosciuto (per me...): timbro e armoniche
Gianni Comoretto wrote:
>
> Se sommi ad una onda la stessa variata di fase, cambi solo la sua
> ampiezza
> (e la fase risultante). Questo anche per onde composte con molte
> armoniche, se sfasi singolarmente ogni armonica della stessa quantita',
> che e' MOLTO diverso da sfasare l'onda risultante nel suo complesso.
Ho appena provato (con un programmino) a sommare un'onda sinusoidale con
la sua prima armonica con fasi diverse ottenendo una forma risultante
ben diversa. Come pu� una forma d'onda cos� diversa essere percepita
come avente lo stesso timbro? Come si fa allora a distinguere forme
d'onda che daranno la stessa sensazione timbrica da quelle che invece
risulteranno diverse?
> Di fatto, vengono percepiti come "armonici" anche suoni che hanno
> circa il giusto rapporto di frequenza (es. due note distanti
> un'ottava su un pianoforte), ma non corerenti tra di loro.
In realt� penso proprio sia la loro non coerenza a far si che percepiamo
lo stesso timbro. Mi spiego: non essendo coerenti la loro fase varier�
casualmente e in continuazione dandoci una sensazione "media" del loro
timbro. Mentre se fossero in qualche modo sincronizzate allora potremmo
sentire il timbro variare con la fase tra le due. Ovviamente le mie sono
solo ipotesi.
> Sarebbe interessante fare degli esperimenti a riguardo, sintetizzando
> suoni con lo stesso contenuto armonico, ma "forme" differenti, e
> provando a distinguerli. O usando filtri di fase su suoni reali,
> sempre per vedere se fa differenza.
Capisco il tuo punto di vista e penso che potrebbe anche essere
corretto. Per� io non sono convinto.
EMG
Received on Fri Nov 26 1999 - 00:00:00 CET
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