Re: Rapporti uguali sulla bici

From: Guido <ottantasette_at_tiscalinet.it>
Date: 1999/11/12

Ti ringrazio ma... rilancio.
Il mio discorso non si soffermava solo sull'uso dei rapporti ma sul fatto
che alcuni rapporti si "doppino". Mi spiego:
Se una bici ha 8 rapporti dietro e 2 davanti, la moltiplicazione ci dice che
ha 16 possibilit� di sviluppi metrici.
Alcuni di questi sviluppi solitamente sono analoghi, faccio un esempio.
Supponiamo che nella parte anteriore della trasmissione siano montati due
ingranaggi da 39 e 53 denti; dietro, nell'assortimento degli otto ingranaggi
ne siano compresi due da 14 e 19 denti. Se si posiziona la catena sul 53
davanti e il 19 dietro (53x19) si avr� uno sviluppo metrico di 5,958 metri
(difatti supponendo una ruota di 2,136 metri di diametro il calcolo �
(53/19)*2,136). Allo stesso modo, posizionando la catena sul 39x14 lo
sviluppo sar� di 5,950 metri per ogni rivoluzione del pedale. La differenza
� minima e non apprezzabile, quindi un'assortimento di questo tipo sarebbe
"sprecato".

Ma forse una differenza c'�. I ciclisti dicono che pedalare con il rapporto
anteriore pi� piccolo, a parit�di sviluppo metrico, affatica meno i muscoli.
Di primo acchito questa sembrerebbe una sciocchezza, se lo sviluppo � lo
stesso...
 Per� cambiano le leve.
Quando la catena si trova sull'ingranaggio anteriore pi� grande, la distanza
tra questa e il perno del pedale (su cui si applica la forza) � inferiore
rispetto a quando la catena � sull'ingranaggio dal diametro pi� piccolo. In
pratica, in quest'ultimo caso, la leva � maggiore... e i ciclisti avrebbero
ragione.

Che ne pensate, � vero?
o mi sfugge qualcosa?

Ciao
Guido
Received on Fri Nov 12 1999 - 00:00:00 CET

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