Aniello Saggese ha scritto nel messaggio
<3.0.1.32.19991105131600.006aaaf4_at_physics.unisa.it>...
>
>Salve,
>
>sono una studentessa del corso di laurea in Fisica all' Universita'
>di Salerno. Mentre studiavo sul Silvestrini Mencuccini di Fisica I
>ho incontrato questa formula Delta(L) = P dV ( pagina 593 eq.IV.30 ).
>
>Questa formula viene usata per calcolare l' entropia di un gas
>perfetto. Quello che non capisco e che al primo membro c'e' un
>differenziale non esatto Delta(L) dove L e' il lavoro mentre al
>secondo dV la variazione infinitesima di volume sembra essere un
>differenziale esatto.
>
>La domanda e' la seguente. Sto io eguagliando un differenziale
>esatto con uno non esatto ?? Come si spiega questa eguaglianza
>in termini fisici ? e da un punto di vista matematico ?
>
>Aspetto fiduciosa le vostre gradite risposte.
>
>Sonia Tortora
Ciao Sonia, la spiegazione dal punto di vista matematico mi sembra banale:
una forma differenziale lineare si definisce esatta se esiste una funzione f
differenziabile ( quindi ,per una variabile sola, dotata di derivata ) detta
primitiva. In parole pi� povere se esiste una funzione f differenziabile
(dotata di derivate parziali continue per un noto teorema..) tale che df=g
g � una forma differenziale esatta. Ma questo non vuol dire che il delta f
non sia un differenziale, � semplicemente non esatto.
La questione fisica mi risulta un tantino pi� complessa da spiegare. Ora non
ho sotto mano il Mencuccini (caro compagno di 4 mesi d'estate di studio..
:-((() ma se non mi ricordo male la trattazione spiegava che il lavoro L
era (�) strettamente dipendente dal tipo di trasformazione termodinamica
eseguita.
In sostanza l'ugualianza per me � giustificata perch� si tratta di
uguagliare due quantit� comunque infinitesimamente piccole, mantenendo per�
distinte le caratteristiche intrinseche delle due diverse
grandezze fisiche.
Received on Mon Nov 08 1999 - 00:00:00 CET
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