Il giorno mercoledì 22 febbraio 2023 alle 16:50:04 UTC+1 Elio Fabri ha scritto:
...
Innanzitutto grazie per la risposta. C'è sempre da imparare con te.
>
> Come giustamente scrive Alberto:
> > "In stati multipli" no perché "lo stato" è quello:
> peccato che poi ci caschi anche lui :-)
>
E ti pareva: una moina e una bastonata :-)))
>
> > la somma di 2 ket.
>
> No, caro: è la somma di quei due ket ma lo è anche di infinite altre
> possibili coppie; e perché non di tre?
>
E' vero che può essere la somma anche di infiniti altri ket, ma è stato definito come somma di quelli! E lo so che dipende anche dalla base!
>
> La sola che cosa che si può dire correttamente è che lo stato è ... lo
> stato, ossia, come ho già scritto sopra, è un elemento di uno spazio
> vettoriale (che poi è anche di Hilbert).
> (Naturalmente sto sorvolando sulla differenza tra stato e vettore,
> ossia sul fattore moltiplicativo; in altre parole sul fatto che in
> realtà gli stati sono elementi di uno spazio *proiettivo*...).
>
Certo.
>
> Diventa significativo dire che lo stato è sovrapposizione di due altri
> stati solo dopo che hai scelto una *base*.
>
> > E' un po' come scrivere che un vettore del piano è x e^1+y e^2 con
> > e^1, e^2 versori degli assi, e poi concludere che "quel vettore
> > esiste simultaneamente come vettori e^1 ed e^2": non ha molto senso.
>
> Anche questo io lo direi diversamente.
> Un vettore del piano esiste *prima* degli assi x,y o di e_1, e_2.
>
Certo. Non mi fare così ingenuo!
>
> (Perché li metti in alto gli indici?
>
E' una notazione che ho trovato spesso, non in MQ.
>
> Casomai sono le componenti che li
> hanno in alto: x^1 e_1 + x^2 e_2. A meno che tu non voglia pensare
> alle "forme", che hanno tutti gli indici al rovescio.
>
No, no, niente forme, solo vettori base, ortonormali, di uno spazio vettoriale.
>
> E sempre con la
> riserva che in presenza di un prodotto scalare e di basi ortonormali
> la distinzione ha poco senso.)
> *Poi* scegli una base e allora qualunque vettore è sovrapposizione dei
> vettori della base.
>
> > La problematica nasce nel momento della misura di una osservabile.
> Appunto.
> Pensare uno stato come sovrapposizione *prima* della misura sarebbe
> come dire che il sistema *sa* in anticipo quale osservabile stai per
> misurare, ossia con quale strumento di misura il sistema si troverà a
> interagire.
>
Certo, in quanto quello stato, sovrapposizione di due autostati di una osservabile A, potrebbe essere invece autostato di un'altra osservabile B.
Esattamente come il vettore del piano
1/sqrt(2) i+1/sqrt(2) j lo si può scrivere come 1 u dove u è il versore di un'altra base ortonormale, per esempio quella ottenuta ruotando i e j di 45º (in senso orario o antiorario).
Giusto?
--
Wakinian Tanka
Received on Wed Feb 22 2023 - 21:26:05 CET