Ciao Alberto,
io non sono un elettronico per� ascolto dischi da pi� di 15 anni
(purtroppo non ancora con un ampli valvolare) e suono la chitarra elettrica
con un impianto (pre+ampli) completamente valvolare da altrettanto tempo
(non so se hai presente i classici tubi EL34 oppure le piu "recenti"
AX7...). Quindi, in un certo senso, ho fatto parecchia esperienza con i
sistemi valvolari.
La differenza principale tra gli ampli a transistor e quelli a valvole,
per quanto riguarda le sonorit�, � quella a cui tu hai accennato, ossia il
"calore" del suono emesso. In teoria questa differenza si spiega col fatto
che il transitor taglia bruscamente i picchi dei segnali pi� intensi,
lasciando passare un'onda non pi� sinusoidale (se tale era in partenza,
anche se si sa che sinusoidale non �!!!) bens� pi� rassomigliante ad onda
quadra, o comunque pi� squadrata. Tale onda se convertita in suono dalla
cassa, risulta essere pi� sgradevole. La valvola invece, quando effettua il
taglio, lo fa in maniera pi� dolce, "arrotondando" gli spigoli dell'onda
amplificata, restituendo quindi una sonorit� pi� simile a quella che
otterrei dal segnale non amplificato.
Questa spiegazione l'ho trovata su un vecchio numero di Elettronica Pratica.
Se ti interessa pi� approfonditamente questo argomento, fammelo sapere.
Quanto al motivo per cui si � passati dalle valvole ai transistor....�
il solito: ridurre gli spazi, miniaturizzate qualunque apparecchiatura,
anche a costo di rimetterci in qualit� sonora.(...se solo si potessero
miniaturizzate gli altoparlanti delle cassa Marshall !!!)
Ciao, Cristian.
franceschet_at_libero.it
Received on Mon Nov 08 1999 - 00:00:00 CET
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