Daniele Orlandi ha scritto:
> Uhm... ma non si conserva ugualmente?
>
> Voglio dire, se la stella emette luce per x tempo, è vero che
> riceverò una radiazione meno "energetica" (potenza minore) ma la
> riceverò per più tempo.
>
> Sicuramente c'è qualcosa che mi sfugge :)
Guarda come mi arriva quello che scrivi...
Quanto alla sostanza, la spiegazione riesce molto piu' facile pensando
ai fotoni.
Indichiamo come si fa di solito con 1+z il rapporto tra la l. d'onda
ricevuta e quella emessa (z si chiama "parametro di redshift).
Allora i fotoni emessi in un tempo t verrano ricevuti inun temopo
t*(1+z), come dici; ma *ciascuno* avra' energia ridotta dello stesso
fattore 1+z, mentre il loro numero resta invariato.
Quindi l'energia ricevuta e' piu' piccola per un fattore 1+z.
Allo stesso risultato si arriva anche per via puramente classica,
considerando la propagazione di un'onda e.m. Ma la spiegazione e' piu'
complessa, perche' bisogna studiare come varia il campo elettrico
dell'onda tra emissione e ricezione.
Si dimostra che viene ridotto di un fattore 1+z, quindi l'energia
dell'onda (che e' quadratica in E) viene ridotta di (1+z)^2.
La ricezione dura un tempo piu' lungo per 1+z, ma alla fine dei
conti l'energia ricevuta e' comunque minore, per il solito fattore.
--
Elio Fabri
Received on Mon Jun 21 2010 - 20:36:50 CEST