Re: Ho cominciato ieri....

From: Giorgio Pastore <pastgio_at_univ.trieste.it>
Date: 1999/10/21

Elio Fabri wrote:
>
> Enrico SMARGIASSI ha scritto:

> > ...
> > Un sistema di tipo americano, con cinque voti (da A a E), avrebbe molto
> > piu' senso.
> Vero anche questo. Temo pero' che col costume prevalente nel nostro
> Paese, nessuno avrebbe il coraggio di "tagliare con l'accetta" una A da
> una B ecc.
> La logica conseguenza sarebbe che in breve si darebbero tutti A.
>

Oppure A-, A-- e B+ come gia' succede nelle scuole elementari, medie
etc. dove vedo affibbiare ottimo -, buono + ed altre amenita'....

Pero' va anche detto che il sistema americano NON prevede quasi l' orale ma
per la valutazione fa affidamento in modo sostanziale su prove scritte,
test
etc. e che questa fase di valutazione non e' "finale" ma durante tutta
la fase di apprendimento, nello svolgersi dei corsi. Un test ben fatto
(ovviamente non e' banale da inventare con cadenza settimanale) permette
di "tagliare con l' accetta". Sara' brutale ma puo' essere efficace un
sistema che semplicemente trasformi determinate percentuali di risposte
giuste in (pochi) voti.

E' in questa direzione che credo si debba orientare, e in parte si sta
orientando il sistema italiano.

> Del resto gia' oggi c'e' una costante tendenza inflazionistica, spec.
> alle lauree. Ogni tanto ci si accorge che qualcosa non va, s'inventano
> regole piu' o meno complicate, che poi finiscono per essere vanificate
> dalla prassi.
> Per es. qui a Pisa dopo aver stabilito da qualche anno la regola che
> "l'aumento medio sulla media" dovesse esser di 10 punti (su 110) e che
> solo in casi eccezionali si potessero superare gli 11 punti, ci si e'
> ormai appiattiti sugli 11, e non sono affatto eccezionali i 12.
> E faccio notare quanto sia ridicolo ridurre il peso di una tesi di
> laurea e della sua discussione a pochi (uno o due) punti su 110. Non
> sarebbe meglio avere il coraggio di dire che la tesi e' inutile?
>
> Ma la stessa cosa capita agli esami: oggi dare un 24 significa dare un
> votaccio, e spesso lo studente lo rifiuta. Molti anni fa un 24 a un
> esame di fisica era un voto dignitoso (tra l'altro era ed e' il minimo
> per restare in Normale) e veniva accettato senza particolari proteste o
> sofferenze.

La quantita' e le regole per l' attribuzione dei voti di laurea sono una
vera giungla tutta italiana... E ancor peggio, nella stessa sede variano
col tempo in modo incontrollato. Tuttavia andrei un po' cauto sul
discorso della tendenza inflazionistica sui voti e voti di laurea in
particolare.

Intanto, occorrerebbe passare dalle "impressioni soggettive" a dati
statistici controllati. E questi sono carenti nonostante gli sforzi
della SIF. Anche con dati l' analisi e' tutt'altro che banale. Esiste
per esempio una correlazione tra media dei voti degli esami e durata
degli studi: c'e' una percentuale di studenti che, almeno nel passato
recente qui a Trieste, ha scelto di metterci piu' tempo ma di ottenere
voti migliori. Ecco allora il rifiuto del 24 ma contemporaneamente un
lievitare delle medie di partenza e della durata media degli studi
(ripeto, per una parte degli studenti).

Poi, sempre sullo specifico del voto di laurea va notato anche che ai
12 punti in piu' di Pisa (che esagerati che siete pero' :-)), tradotti
in trentesimi sarebbero 3/30. Questo significa sicuramente dare un peso
considerevole alla tesi ma detto in trentesimi sembra meno tremendo. Non
sono pero' convinto che sia completamente sbagliato.
Tutto sommato col sistema attuale la tesi corrisponde ad un investimento
di tempo dell' ordine di un anno o piu' che, sulla scala di tempi dei 4
anni del corso legale non e' poco. In piu' vedo anche la
"trasformazione" degli studenti quando iniziano la tesi. A volte anche i
"poco brillanti" trovano una determinazione ed un coinvolgimento che
erano mancati nella precedentte carriera. Forse questo dovrebbe far
pensare a cosa non funziona nella didattica universitaria prima di far
preoccupare sull' inflazione dei voti...

Inutilita' della tesi ? Concordo, per la formazione "undergraduate". E
mi sembra che questa e' la direzione di evoluzione del sistema
Universita'. Tra un po' dovrebbe esserci una tesi, di diverso livello,
solo per il grado "Master" e "Dottorato".

Sempre che il MURST non impieghi altri 50 anni per arrivarci!

Ciao

Giorgio Pastore
Received on Thu Oct 21 1999 - 00:00:00 CEST

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