--> "W" == Wentu <il_wentu_at_mailexcite.com> writes:
W> Questo � un tema aperto che vorrei non chiudere soprattutto perch� ci
W> sto proprio in mezzo. ALtri sul NG dicevano " Le ditte parlano con voi
W> 15 minuti poi guardano il vostro voto di laurea e in base a quello vi
W> assumono o no ".
A parte che una ditta seria non ti parla solo per 15 minuti (questo vor-
rebbe dire che sei proprio un tonto con tanto di cartello appeso al collo,
e non vogliono perdere altro tempo con te...), in ambito privato il voto di
laurea conta molto meno di quel che si crede, e viene comunque "corretto"
con un fattore moltiplicativo che dipende dalla facolta` e dall'ateneo di
provenienza (chiedete a Confindustria: mantengono una tabella del genere
per questo scopo).
Cio` che conta per il privato e` la percezione che *lui* ha della persona
che di fronte, il modo in cui si comporta e si propone, se da` l'idea di
sapersi arrangiare o di aver bisogno della balia, ecc. Poi ovviamente conta
anche la preparazione, ma se pensi che vengono assunti anche laureati in
Filosofia per lavorare, ad es., nel marketing... Il voto conta molto
relativamente (oddio, se sei uscito con 70/110, qualche dubbio lo hanno per
forza, ma so di gente scartata con 110 e lode, perche' erano palesemente
inadatti ad inserirsi nell'azienda, tipo uno che si presentava con un
"Essendomi laureato con 110 e lode in Chimica..." nel curriculum. E' stato
subito scartato).
Quanto alla "tabella di conversione voti", e` il classico escamotage per
ovviare alle storture provocate dal valore legale dei titoli di studio, tra
le altre cose, che tende ad appiattire le differenze apparenti tra i vari
atenei (un 110 di Padova -- tanto per citare un ateneo a caso :-) -- "vale"
quanto un 110 di Pincopallino): alzi la mano chi non ha mai sentito parlare
di universita` piu` facili o piu` difficili, di amici o conoscenti che non
ce la facevano ad andare avanti a... e si sono trasferiti a..., e cosi`
via.
Anche sul lato docenti la situazione e` simile: con la scusa della nomina
"a ruolo", fin troppe persone si sono adagiate e non hanno piu` fatto nul-
la, tanto erano pressoche' inamovibili; un ottimo esempio e incentivo per
quelli che invece si danno da fare... non dico di arrivare al modello
americano in stile "o scopri qualcosa che ci porta finanziamenti, o te ne
vai" (fonte di altre storture), ma avere i mezzi per scartare le mele marce
e` il minimo, o no ?
Solo lo stato italiano sembra assolutamente convinto della perfetta ugua-
glianza di tutte le scuole e delle uguali capacita` di tutti i suoi docenti
e ricercatori...
W> voti bassi sono i primi della carriera. Io prendero' un voto basso ora
W> che mi abbasser� di circa 2 punti la laurea... sono destinato a
W> pentirmi a vita di questa scelta di prendere quello che viene perch�
W> non ce la faccio piu' a studiare ?
Prenditi un mese di riposo, fatti una bella cura ricostituente (12 ore al
giorno di sonno potrebbero giovare :-)), e dimentica esami, universita` &
Co.
Poi stringi i denti, fa' il meglio che riesci ad ottenere (per te, non per
gli altri) e non dovrai mai pentirtene. Ci si pente solo quando si sa di
non essersi impegnati.
Fine pistolotto morale :-).
Saluti,
Luca Polo.
P.S.: in bocca al lupo, e occhio a quelli del WWF quando rispondi "crepi!".
--
|~~~~~~~~~~~~~~~ Luca.Polo_at_gest.unipd.it (http://www.gest.unipd.it/~jake)
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Received on Fri Oct 22 1999 - 00:00:00 CEST