Re: "forte": (Che altro dopo Godel ecc.)

From: Bruno Cocciaro <b.cocciaro_at_leonet.it>
Date: 1999/10/14

Maurizio Bonfanti ha scritto nel messaggio <7ttl8t$dl3$1_at_nslave1.tin.it>...

>Lasciami aggiungere solo un'osservazione non troppo fuori tema
>rispetto al NG: Hofstadter non si sofferma a sottolineare (anzi lo omette
>del tutto) che se Escher disegna figure chiuse in anelli ricorsivi e
>insolubili, cio� in sistemi chiusi come lo � ogni algoritmo e ogni sistema
>formale, colui che li disegna ne sta del tutto al di fuori, � su un altro
>piano e non ne � affatto intrappolato.

Premetto che il libro di Hofstadter non sono mai riuscito a leggerlo
tutto (figuriamoci a studiarlo); ogni volta, arrivato a pag 100 o 150 o 200,
capisco che c'e' qualcosa che mi sfugge e decido di ricominciare.
Questo per dire che non sono certo un 'esperto' su quanto egli
affermi o ometta nel suo libro.
A sensazione pero' mi viene da dissentire da quanto tu affermi qui:
guardando il quadro 'Gallerie di stampe' di Escher (un giovane
osserva una galleria di quadri in uno dei quali e' rappresentata
la citta' dove si trova la galleria di quadri che sta guardando il giovane),
che Hofstadter presenta a pag. 774, a me sembrerebbe di intuire
che Escher voglia 'intrappolare' coloro i quali guardano il quadro.
Io, mentre guardo il quadro ho piena coscienza di essere fuori dal quadro
e vedo con chiarezza che il ragazzo rappresentato da Escher invece
e' dentro; pero' anche il ragazzo del quadro potrebbe, dal 'suo'
punto di vista, fare lo stesso discorso, egli crede di essere 'fuori' dai
quadri che sta osservando, solo io, che sono 'fuori' dal suo mondo,
posso vedere che in realta' egli e i quadri che osserva sono un tutt'uno.
Egli non potra' mai accorgersi di me che lo vedo 'intrappolato',
e' chiaro pero' che anche io non potro' mai avere coscienza di un
eventuale osservatore che dal di fuori del mio mondo mi vede
'intrappolato' in un quadro (magari tridimensionale) nel quale
io osservo un quadro dove un ragazzo osserva dei quadri .....

Questo pero' e' quello che il quadro fa pensare a me ed e'
decisamente OT, mi scuso, inoltre non e' neanche la risposta
alla osservazione di Maurizio che concerneva il
fatto che Hofstadter non si sofferma a sottolineare che chi
disegna (o chi osserva aggiungerei) il quadro ne sta del tutto
fuori. Beh, a pag. 777, commentando il quadro di cui sopra
Hofstadter dice:

"In questo si vede il paradosso in termini piu' forti. Ora, se il
quadro e' "dentro se stesso", anche il giovane e' dentro se
stesso?
....
Ora, anche noi che osserviamo 'Galleria di stampe' siamo forse
risucchiati in noi stessi per il fatto che la stiamo a guardare?
Niente affatto. Riusciamo a sfuggire a quel particolare vortice
perche' siamo fuori dal sistema. E quando guardiamo il quadro,
vediamo cose che certamente il giovane non puo' vedere, come
la firma di Escher, "MCE" nella "macchia" centrale. Sebbene la
macchia somigli a un difetto, forse il difetto risiede nelle nostre
aspettative, perche' in realta' Escher non avrebbe potuto completare
quella parte di quadro senza essere incoerente rispetto alle regole
secondo le quali stava dipingendo il quadro. Quel centro del quadro
e', e deve essere, incompleto. Escher avrebbe potuto renderlo
arbitrariamente piccolo ma non avrebbe potuto liberarsene.
Quindi noi, dall'esterno, possiamo sapere che 'Galleria di stampe'
e' essenzialmente incompleta, un fatto che il giovane, che e'
all'interno, non potra' mai sapere. Escher ha quindi dato
una parabola pittorica del Teorema di Incompletezza di Godel.
E questo e' il motivo per cui i fili del discorso sviluppato da
Godel e da Escher sono cosi' profondamente intrecciati
nel mio libro."

Mi sembra di poter dire che Hofstadter prenda in considerazione
il fatto che colui che decide le regole e' fuori dal sistema di
regole da lui creato (e ne puo' fra l'altro apprezzare l'incompletezza);
cio' nonostante egli sostiene la tesi della IA forte, non "dimostrandola"
in alcun punto particolare del libro, se ben capisco, ma facendone una
sorta di sottofondo-conclusione-riassunto del libro nell'insieme.

>Salve
>Maurizio


Ciao.
--
Bruno Cocciaro
email:nospamb.cocciaro_at_leonet.it      togliere "nospam" per avere il
corretto indirizzo.
-------------------------------------------------------------------------
Li portammo sull'orlo del baratro e ordinammo loro di volare.
Resistevano. Volate, dicemmo. Continuavano a opporre resistenza.
Li spingemmo oltre il bordo. E volarono.
---------------------------------------------     (G. Apollinaire)
Received on Thu Oct 14 1999 - 00:00:00 CEST

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