Valter Moretti <moretti_at_science.unitn.it> wrote:
Ciao; sono un po' in ritardo ed inoltre il mio server ogni tanto
"si scorda" qualche messaggio, per cui devo andarmelo a beccare
in giro...
> Ciao, le accelerazioni non possono essere considerate la causa fisica
> della discrepanza finale tra i due orologi nel senso che, a parita'
> di accelerazioni, si possono riscontrare, in esperimenti diversi
> dilatazioni temporali molto diverse.
Perfettamente d'accordo; mi rendo conto di non essermi spiegato bene:
le accelerazioni mi servono solo per stabilire che i due sistemi
non sono simmetrici, cioe' quello in viaggio non puo' essere
considerato inerziale, come del resto dici dopo:
> D'altra parte pero' SENZA accelerazione almeno in un istante (infinita
> in tal caso), la discrepanza degli orologi al rendez-vous dei gemelli
> NON si osserverebbe,
> La relativita' generale sarebbe bene non tirarla in causa secondo me.
In un certo senso sono d'accordo anch'io; pensavo solo che a livello
divulgativo fosse piu' semplice introdurre un richiamo a una trattazione
delle accelerazioni che, trascurando un po' di ipotesi, porta persino
ad un risultato corretto (per questo che ho citato il libro di Born,
che arriva ai risultati principali della RG usando in pratica le 4
operazioni e un po' di geometria piana... se questa non e'
divulgazione..:-))
Personalmente, mi piace l'approccio del Landau, che in poche parole,
senza chiamare la RG, mostra in modo semplice che il tempo proprio
necessario a percorrere una linea d'universo (nel nostro caso cambia
solo la coord. tempo) e' massimo se misurato muovendosi lungo la
retta che congiunge i due estremi della linea. E siamo tutti contenti!
Solo che a mio parere non e' proprio semplice da spiegare in modo
piano (magari capita solo a me...:-))
>
> Ciao, Valter Moretti
Ciao!
--
Massimo Moiso - inerzia_at_libero.it
"Sto cercando un grande guerriero"
"Sbagli: guerra non fa grande nessuno"
(da "L'impero colpisce ancora")
Received on Tue Oct 05 1999 - 00:00:00 CEST