Re: A voi la patata bollente relativistica !!!!!!!!

From: Bruno Cocciaro <b.cocciaro_at_leonet.it>
Date: 1999/10/04

Mauro D'Uffizi ha scritto nel messaggio <7sofo2$crv$2_at_nslave1.tin.it>...
>
>Bruno Cocciaro ha scritto nel messaggio
>> ad ogni modo tutti, per quanto ne so,
>>concordano nel dire che il problema si risolve tirando in ballo le
>>accelerazioni.

>Nel tread del maggio scorso, a cui accenni dopo, lo risolvemmo sostituendo
>l'impulso alle accelerazioni, che creano confusione perch� fanno pensare
che

No, no!!! Io parlai di impulso con il solo scopo di anticipare eventuali
critiche del tipo
"Come fa il gemello viaggiatore a invertire la rotta?
Dovra' accendere un qualche razzo! Ma allora la sua massa cambiera'!
E allora la massa ...., il campo gravitazionale ...., i buchi neri ......,
il tempo va all'indietro ......"
Parlai di impulso per dire semplicemente che il gemello viaggiatore,
ad un certo momento del viaggio inverte la sua velocita'. Come fa?
C' e' li' uno che gli da' il calcio giusto (gli cede il giusto impulso)
per fargli invertire la rotta.
Detto questo e' ovvio che il gemello viaggiatore, quando inverte la
rotta, accelera e, a mio modo di vedere, l'accelerazione non crea
alcuna confusione.

>l'impulso alle accelerazioni, che creano confusione perch� fanno pensare
che
>lo scorrere diverso del tempo tra i due gemelli debba avvenire durante
>quest'ultime.
Come detto, a me le accelerazioni non creano questo tipo di confusione.
Durante le accelerazioni, che peraltro si potrebbero considerare istantanee,
non avviene alcun particolare salto temporale. Il problema va analizzato
dall'inizio alla fine, non "solo" durante le accelerazioni.

>Oltretutto le accelerazioni non sono presenti nelle formule che riguardano
>questo paradosso. Sono le inversioni di rotta che suggeriscono che il
Io non so a quali formule ti riferisci. L'unica formula seria che conosco io
a tale proposito e':

Tfin_viagg - Tin_viagg =
integrale(da Tin_ferm a Tfin_ferm) di (1-[(v(t)/c)^2])^(1/2) dt

dove:
Tfin_viagg - Tin_viagg e' l'intervallo di tempo trascorso per il gemello
                                     viaggiatore (detto tempo proprio);
Tfin_ferm - Tin_ferm e' l'intervallo di tempo trascorso per il gemello
                                     rimasto a terra;
v(t) e' la velocita' alla quale il gemello fermo "vede" muoversi il
viaggiatore
                                    quando il suo orologio (quello del
gemello fermo)
                                    segna l'istante t;
c e' la velocita' della luce.

La formula suddetta, applicata al caso del paradosso dei gemelli
"contiene" (implicitamente se vuoi) la accelerazione in quanto il
caso di assenza di accelerazione e' dato da v(t) = costante.
Nel paradosso dei gemelli il viaggiatore parte e poi torna;
per poter tornare dovra' necessariamente variare in qualche
modo la sua velocita'. Dunque v(t) sara' diverso da una costante
e la presenza di v(t) non costante nella formula suddetta equivale
a dire, a mio modo di vedere, che la accelerazione " e' " presente
nella formula che riguarda questo paradosso.

>questo paradosso. Sono le inversioni di rotta che suggeriscono che il
>gemello viaggiatore si trovi in un sistema di riferimento sfavorevole, per
>cui le sue osservazioni possono essere false.
Le osservazioni del gemello viaggiatore non sono false, egli ha 70 anni
ed e' vivo, il suo fratello gemello e' morto 40 anni fa all'eta' di 100
anni.
Gli uomini sulla terra non dicono al gemello viaggiatore tornato sulla terra
"A te 'sembra' di avere 70 anni, ma ti sbagli, in realta' hai 140 anni,
cioe' l'eta' che avrebbe tuo fratello se fosse ancora vivo", non glielo
dicono perche' si "vede" che non ha 140 anni, se non altro perche'
si vede che e' vivo!!!


>>>Per questo ho detto che in tale paradosso la relativit� vale per tutti
gli
>>>osservatori meno che per il gemello in viaggio, che sperimenta dei salti
>>>temporali ogni qualvolta cambia direzione.
>>
>>
>>Il gemello in viaggio non sperimenta alcun "salto" temporale.
>>Il suo orologio "scorre con continuit� ", cosi' come gli orologi
>>che sono nel sistema di riferimento solidale alla terra.
>
>Intendo dire che vede il gemello a Terra invecchiare pi� lentamente di se
>durante tutto il viaggio di andata, e all'inizio del viaggio di ritorno si
>accorge che � pi� vecchio di lui, lo vede poi invecchiare ancora una volta
>pi� lentamente di se durante tutto il viaggio di ritorno, e ancora una
volta
>lo trova molto pi� invecchiato quando scende a Terra.

Anche qui dici cose in una forma tale che, a mio modo di vedere,
fa capire che non hai capito.
Io, fossi in te, prima di inoltrarmi in discussioni piu' approfondite
(buchi neri, red-shift, quasar, Big Bang ...) prenderei un buon libro
(il Landau ad esempio, oppure quello di Born che riportavo
recentemente, o quello riportato da Capaneo) o un buon sito
(ad esempio quello riportato da me nel post precedente)
e cercherei di fugare tutti i dubbi riguardo al paradosso
dei gemelli (e agli altri, piu' o meno simili, paradossi della RR).
Magari in questo lavoro di "fugatura" (come si dice?? :)))
dei dubbi chiederei aiuto al newsgroup, non con
interventi del tipo:
"io dico che ......"
ma con interventi del tipo:
"Born (o Landau, o chi vuoi) nel libro ..... dice a pag .......
che ........ Non capisco su cosa si basa per dire cio'.
C' e' qualcuno che puo' aiutarmi?"

Certamente troverai chi ti rispondera' qualcosa del tipo:
" guarda lo stesso libro (o qualche altro ) a pag ......
Li' e' spiegato bene quello che non hai capito"

> Ciao, Mauro.

Ciao.

--
Bruno Cocciaro
email:nospamb.cocciaro_at_leonet.it      togliere "nospam" per avere il
corretto indirizzo.
-------------------------------------------------------------------------
Li portammo sull'orlo del baratro e ordinammo loro di volare.
Resistevano. Volate, dicemmo. Continuavano a opporre resistenza.
Li spingemmo oltre il bordo. E volarono.
---------------------------------------------     (G. Apollinaire)
Received on Mon Oct 04 1999 - 00:00:00 CEST

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